Centrale termoelettrica verso la bocciatura

di Giuseppe Palladini
Un secondo no alla centrale termoelettrica da 400 Mw progettata da Lucchini Energia nell’area ex Esso, dopo quello votato dal consiglio comunale un anno fa. E’ quanto si profila stasera in aula, in relazione alla delibera (relatore l’assessore all’Ambiente e energia, Umberto Laureni) sul parere all’intero progetto, dopo che lo stesso è stato completato da Lucchini Energia con le cosiddette “integrazioni volontarie”. Un parere che riguarda in particolare la Valutazione d’impatto ambientale, l’Autorizzazione integrata ambientale e l’Autorizzazione alla costruzione e all’esercizio.
La proposta di bocciatura è motivata col fatto che le “integrazioni volontarie” prodotte da Lucchini Energia «non apportano modifiche sostanziali» al progetto, sul quale come detto il consiglio si è già espresso negativamente nell’ottobre 2010.
Per inciso, le “integrazioni volontarie” sono state redatte per conto di Lucchini Energia dalla società di ingegneria Medea Development SA, la stessa che ha prodotto diversi elaborati relativi al rigassificatore che Gas Natural ha progettato di realizzare a poca distanza dall’area ex Esso.
In un’ottica di «tutela e riqualificazione ambientale, nonchè di sviluppo sostenibile», la delibera prevede un fatto nuovo: la necessità di inserire nel protocollo d’intesa, firmato tra Lucchini ed enti locali nell’aprile 2009, la condizione che la costruzione della centrale sia subordinata alla dismissione della Ferriera.
«Sussiste la reale possibilità - si legge nella delibera - che la centrale termoelettrica venga costruita ed eserciti contestualmente all’attività dello stabilimento siderurgico, costituendo uno stabilimento produttivo aggiuntivo all’area industriale di Servola, e che quindi si verifichi un acclarato peggioramento della situazione ambientale».
«Si tratta di una proposta di delibera, che in aula può essere soggetta a modifiche», avverte l’assessore Laureni, il quale, in relazione al punto che fissa la subordinazione della costruzione della centrale alla dismissione della Ferriera, precisa che è stato inserito «non tanto per avere la centrale termoelettrica quanto per lasciare aperto qualsiasi tavolo su discorsi alternativi alla Ferriera. Il giudizio su nuovi impianti energetici all’interno del vallone di Muggia è comunque negativo».
L’esito del voto si profila favorevole. «Condividiamo la proposta della giunta - annuncia il capogruppo del Pd Giovanni Maria Coloni - perchè le integrazioni non sono innovative e per l’attenzione alla situazione ambientale. Non possiamo autorizzare un aumento dell’inquinamento».
Sul fronte dell’opposizione, il Pdl, che lo scorso anno - da forza di maggioranza - si era astenuto per carenza di informazioni sul progetto, potrebbe comportarsi allo stesso modo. Piero Camber, avvertendo che si tratta di un parere consultivo, parla di un «progetto con molte ambiguità, non essendo chiaro se è indipendente o meno dal rigassificatore. Al 99% ci asterremo». Nel Pdl c’è però chi, come Maurizio Bucci, annuncia un voto favorevole: «E’ una delibera che mi trova d’accordo, coerente con la posizione che ho sempre sostenuto. Da assessore comunale all’Ambiente - ricorda - sono stato l’unico in Regione che ha votato contro il rilascio dell’Aia alla Ferriera».
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