Centrali eoliche, sempre più impianti da Pago a Ragusa

SPALATO. Hanno capito in tempo vantaggi e risparmi, sollecitati anche dalle direttive in materia provenienti da Bruxelles. Dall’isola di Pago e fino a Konavle, nel sud della Dalmazia, è tutto un...

SPALATO. Hanno capito in tempo vantaggi e risparmi, sollecitati anche dalle direttive in materia provenienti da Bruxelles. Dall’isola di Pago e fino a Konavle, nel sud della Dalmazia, è tutto un fiorire di centrali eoliche, con numerosi progetti in via di attuazione o destinati a diventare realtà in capo a un paio d’anni. Del resto non poteva andare diversamente trattandosi di una costa dove la ventilazione è quasi sempre apprezzabile e dove a farla da padroni sono soprattutto bora e scirocco. La Croazia ha inoltre l’obbligo di produrre entro il 2020 il 20% del proprio fabbisogno energetico da fonti rinnovabili.

A indicare la strada dell’energia eolica lungo il versante orientale dell’Adriatico è stata Pago, dove otto anni fa entrava in funzione un parco ben visibile dal mare e anche dal tratto di Litoranea adriatica sottostante la catena del Velebit. L’impianto isolano ha una potenza di 5,6 megawatt e all’epoca era considerato un “gigante”, mentre ora si arrivano a pianificare in Croazia centrali eoliche capaci di produrre oltre 100 chilowatt. Il ruolo di pioniere spetta all’imprenditore croato Tonci Panza, la cui impresa Adria Wind Power approntò gli otto aerogeneratori a Pago. Panza non si è fermato su quell’isola ma è andato avanti, individuando partner per la costruzione di una centrale da 35 megawatt a Rudine, nelle vicinanze di Ragusa (Dubrovnik), e a Orljak, nell’entroterra di Zara. Quest’ultima fornirà 47,5 megawatt.

In questo momento nella contea o regione di Zara sono in attività tre impianti azionati dal vento, nella citata Pago, a Velika Popina, nei pressi di Gracac (9,2 megawatt) e a Bruska (36,8). In fase di progettazione altri tre parchi. A Sebenico lavorano tre centrali e altrettante saranno a breve inaugurate, tra cui quella di Padjen con una potenza di ben 142 MW. L’ area di Spalato ha in funzione una sola centrale (17,5 MW), e per un’altra (30) si è ai dettagli. Il maggior numero di impianti in procinto di realizzazione è invece nel Raguseo, che arriveranno a fornire un totale di 120 megawatt. Se si tiene conto che il consumo annuale di un nucleo familiare in Croazia è di 3mila kilowatt, le attuali centrali in Dalmazia riescono già a coprire il fabbisogno di un buon 50% del consumo delle famiglie a livello nazionale.

Andrea Marsanich

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