Centro invaso dai turisti ma molti negozi chiusi

Centro cittadino invaso dai turisti ma non tutti i commercianti ne hanno approfittato ieri, quando in tanti hanno tenuto le saracinesche abbassate o hanno ridotto l’orario. E tra chi ha deciso di restare aperto i pareri sono diversi, chi si dice soddisfatto degli affari e chi ha registrato pochi clienti, a differenza dei giorni precedenti. C’è pure chi ha approfittato del ponte, chiudendo anche lunedì e martedì e godendosi una parentesi di vacanza.
Ieri alle 9, passeggiando tra Corso Italia, via San Nicolò e le vie vicine, mentre comitive di turisti arrivavano in città e tanti uscivano dagli alberghi, molte attività erano ancora ferme. Tanti hanno iniziato a lavorare alle 10 o 10.30, un paio d’ore, prima di riprendere nel pomeriggio. Parecchi negozi, anche in pieno centro, sono rimasti chiusi, senza apporre nessun cartello sulla porta, con i turisti che ogni tanto, con il naso sulla vetrina, sbirciavano dentro prima di accorgersi che il locale era vuoto. Solo i negozi in franchising, le grandi catene insomma, hanno mantenuto il consueto orario e sono rimasti aperti tutti, senza eccezioni. Anzi, il brand Tezenis in piazza della Borsa, ha scelto proprio il 25 aprile, per accogliere nuovamente i clienti dopo un periodo di stop dovuto a una ristrutturazione.
Tra i commercianti rimasti aperti i pareri sull’andamento della giornata di festa non sono uguali. «Al mattino c’è stato un buon afflusso – racconta Fabio Samsa, di Ottica Inn – soprattutto turisti austriaci e tedeschi, poi meno presenze, ma qui in via Roma comunque il via vai non manca».
Meno soddisfatto Davide Vittor da Taurus in via San Nicolò. «Poca, pochissima gente di mattina – dice – martedì invece tantissimi clienti, si sono scatenati negli acquisti, austriaci principalmente. Anche lo scorso anno il 25 aprile è stato all’insegna della calma piatta. Almeno i giorni prima i turisti si sono fatti vedere, mentre i triestini, con questo sole, in giornate così calde, se ne vanno tutti al mare».
Anche Pierguido Collino, delle calzature Rosini in via Dante, non segnala grandi entusiasmi nel giorno di festa. «Poca gente a comprare, una situazione abbastanza tranquilla – raccontava ieri – meglio i giorni prima, più del trend consueto. Credo comunque – aggiunge – che a Trieste, essendo classificata come città turistica, i negozi dovrebbero restare aperti, perché i turisti ci sono, li vediamo, e in questi ponti di festa fanno spese».
«Oggi abbastanza tranquillo – commentano le commesse di Cinti qualche metro più avanti – in questi giorni comunque si è lavorato bene, da noi soprattutto con i turisti italiani». «Lunedì e martedì un buon andamento– dicono da Spinazzola in Corso Italia – oggi forse la gente si è dedicata di più agli stand di piazza Europa».
Molto soddisfatta invece Antonella Veliscek, di “Made in Italy”, tra via Mazzini e San Spiridione. «Il bilancio di questa giornata è molto positivo – spiega – con un aumento sensibile degli affari e tante persone a passeggiare e a fare shopping. Ho le bancarelle qui davanti ma nel mio caso sono state un bene, solo perché vendono generi alimentari, quindi magari chi si è fermato per bere o mangiare, è passato qui da me a dare un’occhiata ad abbigliamento e accessori. Direi molto bene anche nei giorni scorsi, sempre grazie alla vivacità generata da piazza Europa, peccato che il mercato non abbia aperto già sabato. L’unica nota negativa – conclude – è il caldo, che ha spinto tanti triestini a godersi già il mare».
Tutto chiuso o quasi poi nel borgo Teresiano, fatta eccezione per i bazar cinesi, dove più di qualche turista cercava ieri costumi da bagno e teli da mare, probabilmente per sfruttare il clima estivo e stendersi al sole.
Non sono mancati i punti vendita fermi nell’attività già da giorni, come uno in via Valdirivo, che ha approfittato del 25 aprile per un lungo ponte di ferie, iniziato già la scorsa settimana, come si legge nell’avviso appeso. Stessa soluzione adottata anche da un altro commerciante in via San Nicolò.
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