«Cercasi cameriera» Un centinaio in fila fuori della gelateria

In coda fin dal primo mattino, in modo ordinato e paziente, in attesa che arrivi il proprio turno. A chi si trovava a passeggiare nella giornata di ieri lungo la riviera barcolana, complice la bella giornata di sole, la scena non poteva certo passare inosservata. Decine e decine di ragazze, tutte giovanissime, erano assiepate davanti all'ingresso della gelateria “Pipolo” di viale Miramare. Alcune sedute ai tavolini del gazebo esterno, altre intente a scambiare quattro chiacchiere con le amiche, altre ancora impegnate a fumare nervosamente una sigaretta per ingannare l'attesa.
Una fila che si è ingrossata sempre di più con il passare dei minuti e che è rimasta tale fino all'ora di pranzo. Qualcuno in un primo momento avrà pensato ad un ritrovo studentesco o alla selezione per provini legati al mondo della moda o a qualche casting per il cinema. Niente di tutto questo. La realtà, al contrario, è ben più cruda e drammaticamente in linea con i tempi di crisi in cui stiamo vivendo. Di selezione in effetti si trattava, ma per un posto di lavoro in gelateria per il periodo estivo. Il cartello affisso sulle vetrate dell'esercizio in effetti parlava chiaro: “cercasi ragazze massimo 23 anni per lavoro stagionale di cameriera o conista. Presentarsi alle 9 e 30 di mercoledì 26 febbraio”. Nessuna qualifica particolare richiesta se non una certa dimestichezza con la lingua italiana. E' bastata dunque la prospettiva di un lavoro a tempo determinato, della durata al massimo di alcuni mesi, e della retribuzione pari a qualche centinaio di euro, per scatenare un autentico assalto di giovanissime alla storica gelateria. «E’ da più di un anno che cerco disperatamente lavoro - spiega una ragazza in fila ma ho trovato solo porte chiuse». Quasi un centinaio le ragazze che si sono presentate, triestine ma anche straniere, per lasciare ai titolari dell'esercizio la propria disponibilità, accompagnata dai dati personali e da un curriculum vitae. L'ennesima dimostrazione dunque di quella che è la fotografia impietosa della situazione lavorativa, e dell'occupazione giovanile in particolare, nella nostra città, che peraltro non si discosta troppo da quello che sta accadendo ormai da qualche anno nell'intero Paese.
I titolari della gelateria “Pipolo” hanno preferito non rilasciare dichiarazioni, ma la sensazione che hanno provato è quella che immaginiamo tutti fin troppo bene. Migliaia di giovani che, terminata la scuola, si ritrovano senza la minima possibilità di trovare un lavoro. Nemmeno a tempo determinato. Nemmeno precario. Davanti a loro si materializza un'unica possibilità: quella di cercare fortuna altrove. Magari all'estero. Senza peraltro la certezza di poterla trovare. Solo un paio di settimane fa sono scaduti, al Centro per l'Impiego della Provincia di Trieste, i termini per la presentazione delle domande per i lavori di pubblica utilità: un migliaio di candidati per una trentina scarsa di posti di lavoro. A tempo determinato. Ieri in gelateria la fila di ragazze che sognano un posto di cameriera per l'estate.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo