Certificati falsi, assicuratore nei guai
Rimborsi facili versati agli ospiti del Centro di fisica teorica ai danni del Lloyd Adriatico. Ma anche falsi certificati medici per giustificare le pratiche assicurative.
Sono questi i guai giudiziari di Alberto Viatori, 41 anni, contitolare dell’agenzia del Lloyd di via Locchi. È finito nel mirino del pm Massimo De Bortoli che ha chiesto il suo rinvio a giudizio. L’udienza davanti al giudice Laura Barresi è stata fissata per questa mattina. È difeso dall’avvocato Giorgio Borean.
La vicenda giudiziaria porta la data del 2009. Si riferisce all’attività di assicuratore di Viatori. Come contitolare dell’agenzia di via Locchi aveva stipulato, in nome e per conto del Lloyd una convenzione con il Centro internazionale di fisica teorica riservata a scienziati, docenti, borsisti, studenti e ospiti. La convezione prevedeva il rimborso delle spese sostenute per cure mediche riferite a cure e incidenti subiti.
Ma in realtà - per una trentina di casi - si è trattato di finte cure mediche. I cui indennizzi (quasi 8mila euro), secondo gli accertamenti dei carabinieri scattati dopo la denuncia del Lloyd erano stati girati su un unico conto corrente dell’Unicredit di Monfalcone.
Nel capo d’imputazione notificato all’assicuratore vengono evidenziati sinistri in cui era stato chiesto e ottenuto il risarcimento grazie a falsi documenti. Prescrizioni mediche irregolari e senza firma del professionista ma anche scontrini riferiti ad altri sinistri già rimborsati. Alcuni documenti anche con grossolani errori nel nome del paziente a cui si riferiscono.
Ma c’è di più. Secondo il pm De Bortoli Viatori avrebbe utilizzato il timbro lineare e quello tondo del dottor Sandro Gallucci del servizio medico del Centro di fisica. Timbri che nel febbraio del 2010 erano misteriosamente scomparsi dall’ufficio dove avrebbero dovuto essere custoditi. Infine, sempre secondo l’accusa, l’assicuratore proprio con questi timbri avrebbe realizzato dei certificati a corredo delle pratiche di rimborso spese presentate al Lloyd. (c.b.)
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