Cervignano, scontro sul Tubone tra l’ex sindaco e Zorzenon

CERVIGNANO. Sul Tubone è scontro aperto tra l’ex sindaco di Cervignano, Pietro Paviotti, e il consigliere comunale Roberto Zorzenon. Polemica tutt’altro che placatasi quella scoppiata dopo che, il 19 luglio, la Corte di giustizia dell’Unione europea ha incriminato l’Italia per inadempienza alla Direttiva relativa all’adeguamento del trattamento dei reflui urbani. Goletta Verde ha inserito anche Cervignano nella lista nera dei comuni che presentano scarichi non depurati adeguatamente. Il caso non è andato giù a Zorzenon, che ha attaccato l’ex primo cittadino Paviotti innescando un botta e risposta. «Paviotti – insorge Zorzenon - non solo in dieci anni si è preoccupato di cementificare la nostra città senza pensare all’ambiente, ma oggi imputa le colpe delle sue mancanze alle tante persone che negli anni hanno dimostrato la loro contrarietà al Tubone. Il sottoscritto non ha mai invitato chi era regolarmente allacciato e otteneva la depurazione a non pagare le bollette. Abbiamo sempre messo in discussione se fosse regolare o meno, invece, chiedere soldi a quei cittadini che non disponevano né della depurazione né tantomeno dell’allacciamento. Se le ricette di Paviotti fossero risultate valide, come mai ora ci troviamo in questa situazione? Non sono io ad avere attività private sul territorio, né tantomeno il mio nome è mai apparso nelle tabelle di inizio lavori dei cantieri cervignanesi». «Il parere negativo dell'era Paviotti – incalza Zorzenon - è stato sancito dal suo stesso gruppo politico, che gli ha assegnato la buonauscita della presidenza di Bluenergy». «Il consigliere Zorzenon – ribatte Paviotti - non interviene sul merito dei tanti lavori di fognatura e depurazione fatti a Cervignano, sul ruolo del Consorzio depurazione laguna, sulla complessità del Testo unico ambientale e sulle tante e diverse problematiche della Bassa friulana in questo particolare e delicato settore». (el.pl.)
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