Cgil in piazza cerca firme contro i voucher

Stamane i gazebo per «contrastare il dilagare del lavoro precario». Allarme anche delle Cooperative

«I referendum abrogativi su voucher e appalti sono due sfide cruciali per invertire la rotta e contrastare il dilagare del lavoro precario e tutelato». La Cgil isontina spiega così le ragioni di una campagna, quella sui referendum, che da oggi riprende slancio in vista della decisione sulla data della consultazione, che il Governo dovrà scegliere entro l’ 11 marzo.

A sostegno di ciascuno dei due quesiti e del terzo, quello sull’articolo 18, dichiarato inammissibile un mese fa dalla Consulta, la Cgil aveva raccolto lo scorso anno 1,1 milione di firme a livello nazionale e 12.500 in Friuli Venezia Giulia. Uno sforzo straordinario che prosegue adesso con l’obiettivo di raggiungere il quorum, portando al voto 26 milioni di cittadini.

Da qui la scelta di avviare la fase finale della campagna non soltanto nei posti di lavoro e con assemblee di tutti gli iscritti, attivi e pensionati, ma anche con una serie di iniziative pubbliche. La prima è quella in programma per oggi in centinaia di città italiane: l’appuntamento è dalle 10 alle 12.30 a Monfalcone, in piazza della Repubblica, dove sarà allestito un gazebo per sensibilizzare i cittadini e distribuire materiale informativo sia sui due quesiti referendari (abolizione dei voucher e ripristino della responsabilità solidale tra impresa e committente nella catena degli appalti) che sulla Carta dei Diritti universali del lavoro, la proposta di legge di iniziativa popolare presentata sempre nel 2016 dalla Cgil, e sostenuta anch’essa da oltre 1,1 milione di firme.

Dallo stesso mondo del lavoro e delle Cooperative arriva la richiesta di nuove regole sul fronte dei voucher. « I voucher sono uno strumento corretto, se controllato, tracciato e utilizzato in dosi giuste. È stato concepito per essere dedicato, prevalentemente, ai lavori occasionali a uso delle famiglie e per far emergere il nero, ma se viene utilizzato, in modo incontrollato, dalle imprese diventa nocivo per il mercato e per i lavoratori. L'auspicio è che la legge di iniziativa popolare contro le false cooperative, da noi proposta e ora in discussione al Senato - chiude la nota - possa essere approvata rapidamente». A dirlo il presidente dell'Alleanza cooperative italiane, Maurizio Gardini anche a nome dei copresidenti Mauro Lusetti e Rosario Altieri.

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