«Che bel cane, posso accarezzarlo?»E l’animale le stacca mezzo orecchio
Bestia al guinzaglio, ragazza morsa anche al braccio. Il padrone si è dileguato
di Piero Rauber
di Piero Rauber

Quel cane tutto grigio, grande e grosso, se l’era immaginato di un bonaccione pari al suo peso. Che dire poi dell’aria rassicurante del suo padrone, che di lì a poco, invece, se la sarebbe svignata. L’apparenza insomma l’ha ingannata. E così si è ritrovata sotto choc al Pronto soccorso di Cattinara con l’orecchio destro mezzo staccato e un braccio azzannato. Si è trasformata dunque in un incubo la sera di domenica per una diciottenne triestina - di cui la Questura non ha reso note le generalità - che poco prima di avvicinarsi al cane stava chiacchierando con dei coetanei davanti all’ingresso delle Torri d’Europa di via D’Alviano.
Stando alla ricostruzione fatta davanti alla polizia proprio dalla vittima, l’orologio segnava più o meno le 19 quando la ragazza ha notato «un signore distinto che teneva al guinzaglio un grosso cane». Non sapeva di che razza fosse - forse un mastino napoletano - ma per lei aveva i classici occhi del migliore amico dell’uomo. «Scusi, posso accarezzarlo?» Una coccola. Due coccole. Alla terza il cane, privo di museruola, di colpo ha cambiato indole, da quadrupede imponente ma pacioso a bestia inferocita. E ha puntato con i denti dritto al volto della diciottenne, che nel frattempo si era avvicinata al testone dell’animale in segno di affetto. Lei si è schivata, d’istinto, ma è bastata una frazione di secondo per lasciare a portata di zanne l’orecchio destro. Ha tentato quindi di divincolarsi - mentre il padrone, a sua volta, strattonava il guinzaglio per mettere fine a quell’assalto improvviso - ma a quel punto il cane ha dirottato i suoi morsi su un braccio e una mano della ragazza.
Una volta riuscito a riportare l’animale a più miti consigli, approfittando del trambusto e del concomitante arrivo dell’ambulanza del 118 chiamata da chi aveva assistito alla scena, quel «signore distinto» ha lasciato senza dare nell’occhio il luogo dell’aggressione, facendo perdere le proprie tracce. Una reazione suggerita, presumibilmente, dal timore che il suo cane avesse le ore contate, che fosse destinato a essere soppresso. Anche gli amici della diciottenne, nel momento in cui le volanti della Questura sono piombate davanti all’ingresso delle Torri, non c’erano più. Scarse dunque le possibili testimonianze. Molto difficile risalire, almeno di primo acchito, alla razza dell’animale.
La giovane vittima è stata accolta e medicata al Pronto soccorso, dove è stata dimessa dopo poche ore. Non risulta depositata, al momento, alcuna querela nei confronti di ignoti. L’uomo però, qualora fosse individuato, oltre a essere costretto a mettere il suo cane nelle mani di un veterinario che ne certifichi l’eventuale pericolosità sociale, dovrebbe rispondere dell’ipotesi di reato di lesioni colpose e pagare anche una sanzione ammministrativa per mancata custodia di animale.
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