Che singhiozzi in classe ammirando su YouTube la potenza dell’Aida
I bambini hanno studiato gli Egizi con la mia collega di classe e sono state ore di storia in cui si sono molto interessati all'organizzazione sociale, agli usi, ai simboli di questo antico popolo; la studentessa tirocinante che viene da noi ha preparato anche una lezione sua su questo argomento, perciò ha ulteriormente alimentato la curiosità e le conoscenze dei bambini. Si sono tanto appassionati che per vari giorni a ricreazione hanno usato sciarpe colorate, accessori e teli vari (che teniamo in un cesto per giocare) per travestirsi e addobbare banchi e sedie creando "l'ambiente": a turno faraoni, schiavi, sacerdoti e principesse si sono alternati con gran convinzione.
Sull'onda di tale entusiasmo ho colto l'occasione per far conoscere ai bambini l'opera lirica, partendo proprio da "Aida" di Giuseppe Verdi.
L'opera lirica è un bellissimo lavoro di squadra e mi piace descrivere ai bambini come viene realizzata in tutte le sue fasi. Fa sempre molto effetto quando racconto che i protagonisti vengono scelti per la bellezza della voce e non per l'aspetto fisico adatto al personaggio; e che tutti cantano senza microfono e si sente benissimo; e il fatto che cantanti e coristi si muovono sul palco in costume, ma non perdono mai di vista il direttore d'orchestra. Oppure quando spiego che i fondali per le scene sono così grandi che vengono stesi sul pavimento e dipinti camminandoci sopra. E poi il trucco di scena, i costumi, i castelli, le torri gli alberi che visti davanti sembrano veri e dietro scopri che sono fatti di carta e striscioline di legno! Desta anche molta meraviglia il fatto che un’opera si canta sempre nella lingua originale (con internet in aula glielo posso far vedere immediatamente!) Finalmente arrivo all'Aida: qualche notizia e curiosità su Verdi, guardiamo sulla carta geografica il Canale di Suez per l'inaugurazione del quale venne chiesto al compositore di scrivere l'opera, inizio a raccontare la trama. I bambini possono rappresentarsi mentalmente i vari personaggi, perciò sono più attenti. Da parte mia tutto l'amore che ho per la musica e il desiderio di suscitarlo anche in loro ("Aida" è la prima opera lirica cui ho assistito, a otto anni, dal loggione del Teatro Verdi e ho un bellissimo ricordo di tutte le emozioni che ho provato, con la mamma che mi sussurrava all'orecchio per spiegarmi le varie scene). Così li preparo ai brani che ascolteranno, leggo dal libretto e “traduco” con parole semplici i versi a volte poco comprensibili.
La tormentata scelta di Aida fra l'amore per il suo popolo etiope e l'egiziano Radames li ha avvinti e il finale tragico permette di introdurre anche il termine “melodramma”. Questo è il momento di ascoltare e vedere le scene più importanti dell'opera: un paio di clic su You Tube ed è tutto facile. I bambini sono in grado ora di comprendere le varie situazioni, ritrovano i personaggi di cui ho parlato, si lasciano trasportare dalla musica e i più accorti riconoscono persino le parole.
La collaboratrice scolastica, che entra per portare una circolare, trova diciannove bambini imbambolati e commossi ad ascoltare Pavarotti e Maria Chiara che cantano abbracciati “Si schiude il ciel”.
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