Cherso, nuovi porticcioli per centinaia di posti barca

CHERSO. Due i grandi progetti infrastrutturali firmati dall’Autorità portuale di Cherso che verranno realizzati per andare incontro alle esigenze della popolazione locale nonché dei diportisti croati e d’oltreconfine, costantemente affamati di posti barca. Si tratta della costruzione dei porticcioli di Grabar e San Martino. Il primo è in via di realizzazione e dovrebbe venire inaugurato l’estate prossima. Quello dello scalo di Grabar, a Cherso città, è un progetto da 4 milioni e 400 mila kune, circa 580 mila euro. Una volta attuato, metterà a disposizione 80 ormeggi nuovi per i chersini e 25 per i diportisti. I lavori in corso riguardano l’approntamento della riva lunga 40 metri, del molo (32 metri) e della diga frangiflutti (105 metri). Quest’ultima permetterà ai proprietari dei natanti di non preoccuparsi troppo delle condizioni meteomarine nel capoluogo isolano. Da quanto fatto sapere dai dirigenti della Port authority, le tariffe per il posto barca saranno identiche a quelle (convenienti) praticate finora nel porticciolo di Cherso. Le strutture andranno costruite entro il prossimo aprile, mentre l’ultima fase (pavimentazione, rete idrica ed elettrica, aree verdi) dovrebbe venire portata a termine in un paio di mesi.
L’approntamento del porticciolo a San Martino in Valle (Martinšcica in croato) costerà invece sui 25 milioni di kune, pari a 3 milioni e 300 mila euro. Si tratta di un investimento proibitivo per l’Autorità portuale, che infatti ha voluto scegliere tramite gara pubblica l’impresa costruttrice dello scalo. È la Radnik Marine, che avrà in concessione il porticciolo per la durata di 29 anni. In cambio dovrà costruire lo scalo entro tre anni. Parte di esso spetterà all’Autorità portuale, mentre circa 21.500 metri quadrati di superficie del porticciolo saranno in concessione alla Radnik Marine. In pratica, la Port Authority potrà contare su 84 ormeggi, l’azienda appaltatrice e concessionaria su altri 150. Grazie al nuovo impianto si avvieranno diversi posti di lavoro, dando ulteriore impulso al comparto del turismo a San Martino e dintorni.
Quanto invece al futuro porto di Vallone (Valun), è stato reso noto che nel 2016 dovrebbero venire alla luce lo studio di impatto ambientale, la documentazione geodetica e il progetto, senza i quali è impossibile avere il rilascio della licenza per l’uso della superficie e successivamente di quella edile.
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