«Chiarezza sulle bollette EstEnergy»

Sinistra ecologia e libertà (Sel) si mette alla testa dei consumatori che si sentono beffati da EstEnergy, «le cui bollette sono sbagliate in una misura che va dal 10 al 20 per cento». Le due prossime settimane vedranno esperti di Sel mettersi gratuitamente a disposizione di tutti coloro che abbiano dubbi sull’esattezza dei conteggi effettuati, sulla legittimità degli addebiti relativi ai ritardi nei pagamenti, sul conteggio dei consumi.
«Vogliamo mettere tutti i cittadini nella condizione di comprendere le bollette – ha annunciato ieri Marino Sossi, capogruppo di Sel in Consiglio comunale – e soprattutto di potere opporsi a errori e soprusi che sappiamo essere frequenti. A nostro avviso – ha sottolineato – in alcuni casi si ravvisano casi da codice penale».
Nei pomeriggi dei prossimi due lunedì e mercoledì, dalle 17 alle 19, nella sede di Sel in via Martiri della Libertà 18 esperti e tecnici garantiranno dettagliate spiegazioni su tutti gli aspetti delle bollette che la gente vorrà loro sottoporre. «Si tratta di un servizio sociale – ha precisato Sossi - finalizzato a dare ai cittadini la possibilità di resistere di fronte a un soggetto molto forte come EstEnergy, in relazione ai consumi di gas e luce, perché ci risultano numerosi errori. Al di là dell’aspetto economico – ha proseguito il capogruppo – da parte dell’azienda è dovuto un comportamento che deve essere corretto. Negli ultimi mesi sono state registrate molte lamentele da parte degli utilizzatori dei servizi di EstEnergy, che in alcune situazioni sono clamorose: per esempio, non si può gravare di mora una bolletta che già all'origine è inviata in ritardo dall’emittente».
Sossi ha colto l'occasione per ricordare che «a distanza di più di un mese non abbiamo avuto risposte sull'episodio di Montuzza. Se la situazione dovesse continuare - ha assicurato - non esiteremo a presentare una mozione in Consiglio comunale per ottenere il necessario chiarimento».
Come si ricorderà, in base a un accordo fra sindacati e azienda, dal 2008 l’AcegasAps avrebbe dovuto versare ai frati di Montuzza, che gestiscono una mensa per i poveri, una percentuale del premio di produzione dei lavoratori. A Montuzza però non era mai arrivato un solo euro, come aveva dichiarato il frate superiore. Da queste premesse la contestazione di Sel, alla quale l’azienda non ha ancora risposto. «I soldi per lo spettacolo di Natale in programma alla Stazione marittima il 18 dicembre con artisti di Zelig però si trovano – ha evidenziato Sossi – così come quelli necessari per ospitare i 70 dirigenti alle terme di Abano per la convention di fine anno. L'aspetto più inquietante – ha concluso il capogruppo di Sel - è che le aziende fornitrici di AcegasAps sono pagate con più di un semestre di ritardo. Si aspetta Hera per pagare? Se riscontreremo che manca equilibrio nella gestione aziendale – ha concluso Sossi – faremo tutti i passi necessari, coinvolgendo anche il sindaco e l'assessore alle partecipate».
Ugo Salvini
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