Chiedono il biglietto sul bus a Trieste: controllore preso a pugni, strattonato il collega

L’aggressione è avvenuta venerdì in Largo Barriera a bordo della linea 20. La denuncia dei sindacati: “Mancano le adeguate misure di sicurezza per lavoratori e utenti”

Gianpaolo Sarti
L’autobus della linea 20 in una foto di archivio. Massimo Silvano
L’autobus della linea 20 in una foto di archivio. Massimo Silvano

Aggrediti due controllori della Trieste Trasporti. Il fatto si è verificato nella mattinata di venerdì 13 settembre, alle 11.20 a bordo della linea 20. Sul posto è intervenuta anche la Polizia di Stato.

I due addetti al controllo dei biglietti (più correttamente "verificatori") hanno chiesto l'intervento della Questura perché a bordo una persona priva del regolare biglietto ha iniziato ad agitarsi e a gridare. Sono scesi in largo Barriera e questa persona ha alzato le mani contro i verificatori, ha preso a pugni uno dei due e strattonato l'altro.

Il controllore preso a pugni ha 8 giorni di prognosi. Polizia sul posto, come detto.
Secondo quanto si apprende, l'aggressore è un tunisino di mezza età.

A denunciare l’episodio sono i sindacati del settore trasporti, che in un comunicato congiunto esprimono “solidarietà al collega e alla sua famiglia”.

“Ennesima aggressione: nonostante le denunce periodiche da parte delle organizzazioni sindacali, continuiamo a non vedere adeguate misure di tutela per i lavoratori e gli utenti, quotidianamente esposti a rischi e pericoli – si legge nella nota -. Siamo di fronte all'ennesimo caso e la preoccupazione cresce per il continuo aumento di episodi sia verbali che fisici”.

"I lavoratori sono esausti e chiedono interventi immediati e concreti da parte delle autorità competenti, poiché le misure adottate fino ad oggi non tengono conto della criticità in cui operano i dipendenti della Trieste Trasporti, spesso costretti a lavorare in condizioni di isolamento, anche a causa degli orari”.

"È fondamentale esplorare tutte le opzioni possibili per prevenire e contrastare questi gravi fenomeni. Chiediamo l'introduzione di maggiori controlli e pene più severe per gli aggressori, al fine di prevenire e contenere disordini e violenze all'interno degli autobus. Inoltre, è necessario creare specifici protocolli d'azione in collaborazione con le sigle sindacali, il Prefetto e l'azienda, per garantire una risposta coordinata ed efficace a queste situazioni di emergenza”.

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