Chiude il distributore di via Redipuglia

Aprì negli anni ’70. La nuova gestione messa in crisi dai prezzi elevati e dalla concorrenza slovena
Altran Ronchi-segnaletica orizontale via Redipuglia
Altran Ronchi-segnaletica orizontale via Redipuglia

RONCHI DEI LEGIONARI. La crisi e la concorrenza mietono la prima “vittima” nel settore dei distributori di benzina anche a Ronchi dei Legionari. A chiudere i battenti, nei giorni scorsi, è stato un impianto storico, quello dell'Eni di via Redipuglia che aveva aperto già negli anni Settanta con il marchio dell'Agip.

Artefice dell’iniziativa fu la famiglia Carli, molto conosciuta in città, che aprì, oltre al distributore, situato allora di fronte alla sede della Fiat (che poi vendette il complesso alla Detroit), uno shop, un autolavaggio e un'officina.

Negli ultimi anni la gestione era passata alla famiglia Bellina che, evidentemente, ha dovuto fare i conti non solo con il prezzo del carburante, schizzato alle stelle, ma anche con la forte concorrenza che arriva dalla vicina Slovenia.

Così la decisione di chiudere, mentre in città resistono ancora tre impianti. Il lavoro è palesemente calato, con vendite che hanno avuto una flessione anche del 40%. Con una mole di lavoro così ridotta non è semplice andare avanti. Si fa fatica a chiudere in attivo i bilanci, mentre chi offre anche altre servizi, come l’autolavaggio, ha minori problemi.

Se a Gorizia la situazione si è fatta sentire da un pezzo in tutta la sua drammaticità, ora anche l'Isontino ne risente e Ronchi dei Legionari non può, purtroppo, fare eccezione.

Così il commercio e l'imprenditoria locale continuano a lamentare defezioni, com'è stato nelle ultime settimane di dicembre quando, in centro, hanno chiuso due negozi storici come la lavanderia a secco di Maurizio Del Frate e il negozio di giocattoli e arredo per la casa di Luciano Boscarol. Entrembi situati in viale della Serenissima che, nei prossimi mesi, piangerà anche la scomparsa di un esercizio di barbiere per uomo.

Un'emorragia che non ha precedenti, anche se, di pari passo, c'è anche qualcuno che ha deciso di gettarsi in una nuova avventura. Lo testimoniano le aperture di due rosticcerie, di un negozio di abbigliamento per donna in via Dante e di un salone di bellezza in via dei Campi.

Si spera in una ripresa, in un mutamento di tendenza, prima che la città si svuoti del tutto. Per contrastare la pesante situazione è scesa in campo l'associazione “Ronchi Live - Centro commerciale naturale” che ha in serbo nuove iniziative per far vivere il commercio locale e per ridargli importanza, operando in stretta collaborazione con l'amministrazione comunale.

La piccola distribuzione soffre, la concorrenza dei grandi centri, come l'ipermercato Bennet, aperto sette giorni su sette, sembra essere insostenibile e fonte di una crisi ormai più che palpabile. Ma non va meglio nemmeno per i centri commerciali, ed è eclatante il “deserto” che spesso segna al Sorelle Ramonda, dove negli ultimi tempi alcuni degli operatori se ne sono andati.

Luca Perrino

Riproduzione riservata © Il Piccolo