Ciak, si gira “Alice” per gli studenti dello Ial

«Ciak, si gira!». Dopo alcuni mesi di lezioni teoriche e pratiche per acquisire un’infarinatura sull’abc del cinema, i ragazzi di tre classi dei corsi di qualifica per operatore del benessere, estetica e acconciatore dello Ial di Trieste, sono finalmente a tu per tu con la macchina da presa. I circa cinquanta studenti iscritti al secondo anno dell’istituto che hanno seguito il programma del laboratorio di cinema, nato dalla collaborazione tra lo Ial, la Reef Comunicazione e il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, la prestigiosa scuola di cinema italiana, sono ora, grazie all’inedita esperienza, a tutti gli effetti una vera e propria troupe cinematografica. E dunque, sceneggiatori, attori, aiuto registi, e va da sé, viste le competenze del loro corso di studi, truccatori, costumisti, acconciatori.
Una palestra formativa attorno all’affascinante pianeta cinema, che si sta, inoltre, concretizzando con la realizzazione di un cortometraggio tratto da “Alice nel Paese delle Meraviglie” di Lewis Carroll. Un evergreen della letteratura inglese dell’800, il cui immaginifico filo narrativo, si presta egregiamente a stimolare la vena creativa dei ragazzi. Anzi, ragazze, anche se in verità, il ruolo da protagonista, se lo è accaparrato l’unico studente maschio dei corsi coinvolti. Joel Leonardi, alias Alice, che nei titoli di coda del corto è diventata “Elis”. E quindi l’avventurosa e onirica spedizione nel mondo sotterraneo parallelo, abitato da una selva di personaggi notoriamente strambi. Set della rivisitata avventura - a cui partecipano sportivamente pure gli insegnanti - che ha per protagonista la bionda bimba con il nastro azzurro tra i capelli, la scuola stessa di via Pondares, tra le cui aule e corridoi si aggirano il sornione “appaio e scompaio” Stragatto, la sanguinaria Regina di Cuori, ossia la responsabile del progetto Katia Superino, l’agitato Bianconiglio, le carte di picche soldato, e nei panni del Cappellaio Matto, il prof di matematica Rocco Auriemma. Il tutto, sotto la regia di Carmelo Settembrino dell’associazione Settima Arte, e di Maddalena Mayneri di Cortinametraggio, promoter dell’iniziativa didattico-sperimentale, targata Reef Comunicazione. «Dopo la fase preparatoria, questa è sicuramente la parte più eccitante per i ragazzi, e anche la più stimolante. Hanno preso molto seriamente i laboratori di regia, recitazione e sceneggiatura, seguiti dalla fase di realizzazione di trucchi, costumi e acconciature. E finalmente ora, con tutti i timori e le ansie da debutto, stanno affrontando la macchina da presa», spiega Mayneri, illustrando il percorso iniziato con le lezioni del regista e docente del Centro sperimentale, Stefano Gabrini. «Non è un’esercitazione scolastica fine a se stessa – precisa la coordinatrice Katia Superina - bensì una stimolante chiave didattica per ampliare gli orizzonti lavorativi dei ragazzi. In altre parole – aggiunge – far germogliare il messaggio che con il diploma di estetista o di acconciatore, si può intraprendere percorsi lavorativi alternativi, come nell’industria cinematografica o nel teatro».
Patrizia Piccione
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