Ciao volante il computer al tuo posto

di VALERIO BERRUTI
La provocazione quando si parla di futuro fa sempre un ottimo effetto. Ne sa qualcosa Elan Musk, fondatore di PayPal, il sistema di pagamento online più importante del mondo e di Tesla Motors che produce le ambitissime supercar californiane completamente elettriche. Dice infatti l’imprenditore visionario che fra qualche anno sarà addirittura vietato mettersi alla guida di un’auto “normale” perché sarà obbligatoria quella senza pilota.
Distrazione vietata. Il motivo? Essenzialmente una questione di sicurezza. L’uomo è condannato a distrarsi, il computer no. E siccome un’altissima percentuale di incidenti è causata da distrazione ecco chiarito il pensiero. O almeno la frase di Musk che, a dir la verità, quando si tratta di guardare molto in avanti di solito non sbaglia. Ci ritroveremo dunque presto in un mondo perfetto governato dai computer? L’evoluzione delle tecnologia lo fa presupporre ma il percorso è ancora lungo e pieno di ostacoli.
In realtà, però, in un mondo molto vicino a quello ipotizzato da Musk ci siamo già. Oggi su alcuni dei modelli più avanzati esiste sorta di guida assistita, molto vicina a quella automatica. Si tratta dell’inizio di un vero e proprio cambiamento radicale, il primo dopo l’era dei motori che nel giro di pochi anni ci traghetterà verso la guida senza pilota. Qualche esempio? Innanzitutto il “cruise control adattativo” che fissa la velocità dell’auto e la fa rallentare a seconda del comportamento di quella che abbiamo davanti. Oppure la frenata automatica che grazie a radar e telecamere “vede” prima di noi l’ostacolo ed è in grado di bloccare l’auto prima che sia tardi.
Lei vede prima di noi. C’è poi l’auto che vede pedoni e ciclisti e li avvisa autonomamente di un eventuale rischio e ancora quella che parcheggia da sola e grazie a uno speciale telecomando entra ed esce dal garage. Piccoli anticipi di un futuro che arriverà veloce.
Quanto tempo ci vorrà per arrivare all’auto che si guida da sola è complicato da prevedere. Sicuramente molto presto, però perché oggi la tecnologia viaggia a velocità altissima, spesso più della nostra immaginazione. La Silicon Valley da una parte (quindi Google e Apple) e l’industria automobilistica dall’altra sono già abbastanza avanti. Basta dare uno sguardo ai primi prototipi che cominciano a scendere in campo su tratti di strada appositamente autorizzati. Modelli su cui sali a bordo, premi un tasto sul cruscotto, abbandoni il volante e al resto pensano i computer e la cosiddetta “intelligenza artificiale”.
Un cambio graduale. Insomma, in un istante si viene spediti in un nuovo mondo con cui presto avremo a che fare. Lontano anni luce da quello che abbiamo fin qui frequentato. «Ci arriveremo per gradi», sostiene Arne Bartels, l’ingegnere Audi che ha lavorato sul progetto della A7 piloted driving, sperimentata sull’autostrada Monaco-Berlino. «Prima di vedere quest’auto circolare su strada, ci vorranno evoluzioni sempre più sofisticare della guida assistita che già oggi è disponibile per diverse manovre».
Un vero e proprio ruolino di marcia l’ha stilato la Bosch, protagonista tra i grandi fornitori di componentistica e in prima fila in quanto a progetti sull'auto a guida autonoma con 4,5 miliardi di investimenti in ricerca e sviluppo. Il gruppo tedesco prevede quattro passaggi, con tanto di date: 1) Assistenza integrata di guida in autostrada (adozione dal 2017). I veicoli potranno viaggiare sino a una velocità massima di 120 km/ora, mantenendo la posizione nella corsia di marcia, mentre chi è alla guida controlla il percorso. 2) Guida assistita in autostrada (2018). Il veicolo potrà cambiare corsia di marcia, effettuando quindi sorpassi, ma con l’assistenza di chi è alla guida che controlla il percorso. 3) Guida pilotata in autostrada (2020). Il veicolo percorrerà autonomamente l’autostrada, mentre il guidatore potrà dedicarsi ad altre attività nell’abitacolo, con sistemi di recupero del controllo da parte umana, se necessario. 4) Autopilota (attorno al 2025). Il veicolo trasporta in modo autonomo le persone senza interventi dell’uomo.
Almeno sulla carta, dieci anni e passa la paura…
@valerio__berruti
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