Ciclabile Grado-Belvedere con vista sulla discarica

GRADO. Non pare nemmeno di pedalare tanto scorrevole è ora il manto della ciclabile Grado-Belvedere. Dopo diversi anni, dopo spese consistenti a carico del Comune (circa 500mila euro), il tratto ciclabile che è parte del percorso che arriva fino a Palmanova è finalmente transitabile senza disagi. È un tratto molto frequentato dagli amanti del pedale, da chi vuole godere appieno dell’ambiente, anche da chi vuole fare una semplice passeggiata o correre con i pattini. «Quando abbiamo definito la stesura dell’asfalto – afferma l’assessore ai Lavori pubblici, Riccardo Ronchiato – ho chiesto espressamente che venisse applicato quello finissimo, che consente la percorrenza anche agli appassionati di pattinaggio».
Ed è proprio così: sembra davvero di scivolare. L’abbiamo percorsa r verificare quanto è stato fatto e il risultato si può considerare ottimo. La ciclabile Grado-Belvedere è uno spettacolo, anche perché si tratta di un percorso di circa 5 chilometri che risulta essere il più lungo d’Europa in ambito lagunare.
Ma non è tutto ora ciò che luccica. Purtroppo sulla scarpata che dà verso Barbana (è una delle splendide viste) ci sono situazioni poco edificanti: al di là di rami, tronchi e vario altro materiale, rifiuti (soprattutto plastica) trasportati dal mare, si notano, infatti, diversi oggetti, anche ingombranti, gettati di proposito da gente a dir poco incivile.
Stanno bene, anche se forse sono troppi, i cartelli della Provincia che avvisano come la laguna sia un’oasi protetta e che di conseguenza c’è il divieto di caccia (non manca di conseguenza la presenza di uccelli, in particolar modo aironi). Tuttavia altri cartelli, con il divieto di utilizzare quell’ambiente come discarica, sarebbe il caso di porli.
Tornando al percorso, si inizia osservando la laguna con Barbana, il cui santuario illuminato spicca verso sera (fatto importante: la ciclabile si può percorrere anche con il buio in quanto il Comune ha installato una speciale illuminazione contapassi sul parapetto).
A circa metà percorso, sulla sinistra, ecco la grande isola di Gorgo, mentre sullo sfondo si vede perfettamente anche la chiesa di Belvedere. Mentre si pedala i silenzi della laguna vengono però interrotti dallo sfrecciare delle autovetture sul nastro d’asfalto che corre a fianco della ciclabile.
La vegetazione merita frequenti soste per essere ammirata. Come l’acqua della laguna, dove si nota qualche rete da posta. E poi gabbiani, aironi e altre specie di uccelli.
Lungo il percorso, in particolare nella zona del ponte della Figariola, non mancano i pescatori dilettanti, mentre verso sera ci sono sempre diversi appassionati di fotografia che immortalano i tramonti sulla laguna.
E’ questa, oggi, la ciclabile Grado-Belvedere. Una pista sicura, ben delimitata, piuttosto larga, che abbisogna solamente di un’area di sosta, anche se una la si trova a Belvedere, prima di proseguire verso Aquileia.
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