Oscar del cicloturismo, è il giorno delle premiazioni a Trieste

Si assegna la decima edizione del Green Road Award, premio dedicato al turismo lento

Giulia Basso
La ciclovia transfrontaliera in una foto di archivio
La ciclovia transfrontaliera in una foto di archivio

Dieci anni fa nasceva un'idea rivoluzionaria: premiare le regioni italiane che scommettevano sul turismo lento, trasformando strade secondarie e sentieri in autentiche "vie verdi" per scoprire il Paese pedalando.

Quel sogno, diventato una realtà economica da quasi 10 miliardi di euro l’anno in Italia, va sotto il nome di Green Road Award: è l’Oscar del Cicloturismo, e festeggerà la sua decima edizione venerdì 30 maggio a Trieste.

La scelta non è casuale: il Friuli Venezia Giulia ha vinto l'Oscar 2024 con la Ciclovia Pedemontana da Sacile a Gorizia, premiata per l'eccellente integrazione intermodale tra bici e treno.

Green Road Award 2025, il 30 maggio a Trieste la proclamazione dei vincitori dell’Oscar del Cicloturismo
Gemona, piazza del Ferro, foto Brolli

La regione si conferma come riferimento nazionale, è l'unica ad aver conquistato due primi posti: nel 2016 con l'Alpe Adria e nel 2024 con la Pedemontana.


Le celebrazioni dell’Oscar del cicloturismo inizieranno alle 9.30 al Savoia Excelsior Palace, dove si aprirà il Bike Forum "Pedalare lenti: connessioni che attraversano i confini", presentato da Ludovica Casellati (ideatrice dell'Oscar) e Peppone Calabrese di Rai Linea Verde.

All’Alpe Adria l’Oscar delle ciclovie

Dopo il saluto dell'assessore alle Infrastrutture Cristina Amirante, si susseguiranno gli interventi di PromoTurismoFvg, Ivana Jelinic (Enit), Marina Lalli (Federturismo), Alessandro Nucara (Federalberghi) e il keynote speech di Michil Costa, albergatore ambientalista e presidente della Maratona dles Dolomites, quindi Enzo Sima, responsabile prodotto Bike di PromoTurismoFvg.

L'importanza dell'intermodalità treno+bici sarà approfondita da Maria Annunziata Giaconia (Trenitalia) e Alberto Fiorillo (Rfi): i numeri testimoniano il boom del settore, con 70mila bici trasportate nel 2024 sui treni del Friuli Venezia Giulia (erano solo 20mila nel 2019).

Tutti i treni regionali sono attrezzati per il trasporto bici e per ricaricare le elettriche sono state attrezzate 6 carrozze da 64 stalli ciascuna. L'AlpeAdria Line nei weekend estivi collega Trieste a Tarvisio, mentre il Treno Bici delle Lagune è attivo tutto l'anno verso Venezia.

Nel pomeriggio, si proseguirà con il workshop "Costruire il cicloturismo del futuro”, pensato per operatori locali e moderato da Silvia Livoni, con Simone Bortolotti (FVG Strade), Francesco Comotti e Gian Luca Donato su destagionalizzazione e turismo alto spendente.

Alle 18 sarà la volta della cerimonia di premiazione con Peppone Calabrese. Per la decima edizione sarà assegnato anche uno speciale riconoscimento a un cammino percorribile in bicicletta.

Sabato infine l'evento si chiuderà con un'esperienza di intermodalità: treno regionale fino a Cormons, bici a noleggio e pedalata con soste enogastronomiche fino a Gorizia, Capitale Europea della Cultura 2025.


Il Green Road Award funziona con candidature regionali: ogni amministrazione può proporre fino a due ciclovie, che vengono valutate da una giuria di esperti. Quest’anno il Fvg ha puntato su un’unica candidatura, la Ciclovia della Carnia. In dieci anni l’Oscar del cicloturismo ha premiato quasi 50 ciclovie per 12.500 chilometri totali.

Il Friuli Venezia Giulia, con 1.300 chilometri di piste ciclabili realizzati con 250 milioni di investimenti, rappresenta un modello positivo. “La regione è un palcoscenico ideale per il cicloturismo - sottolinea l'assessore regionale Barbara Zilli -, con una rete disegnata per attraversare un territorio unico, che dal mare si apre all'entroterra e confina con due Stati”.

70mila bici sui treni, borghi che rinascono grazie al cicloturismo e confini che diventano ponti: oggi Trieste non premierà solo delle ciclovie, ma un'Italia che sta imparando ad andare piano per arrivare lontano.

Argomenti:cronaca

Riproduzione riservata © Il Piccolo