Il primo tratto di Ciclovia Fvg 5 è già completato e percorribile

Il tracciato turistico segue il corso dell’Isonzo tra Staranzano e Gorizia. Ora è stato inserito nel circuito delle rotte di interesse regionale

 

Laura Blasich
In bici lungo il tratto di ciclabile dell’Isonzo tra la Cona e Pieris. Foto Katia Bonaventura
In bici lungo il tratto di ciclabile dell’Isonzo tra la Cona e Pieris. Foto Katia Bonaventura

Non solo la rete in ambito urbano, ma anche quella turistica si amplia. Un taglio del nastro non c’è stato, ma il primo tratto della Ciclovia Fvg 5 dell’Isonzo, pensata per seguire il fiume tra Staranzano e Gorizia, è ultimato e percorribile. Fvg Strade ha completato la realizzazione del percorso turistico, incluso nella rete di assi ciclabili di interesse regionale, che ora consente da Monfalcone di raggiungere Fogliano lungo il corso dell’Isonzo.

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Un punto della futura ciclabile e il tratto già esistente Katia Bonaventura

Il tracciato inizia, per chi proviene da Grado o Staranzano lungo la Fvg 2, all’altezza del ponte sull’Isonzo lungo l’ex Strada provinciale 19, correndo poi per un tratto lungo l’argine in direzione di San Canzian d’Isonzo in un ambiente campestre e ricco di flora e avifauna. Dopo aver sfruttato in parte tratti di viabilità secondaria, il percorso transita sotto la prima campata del ponte stradale di Pieris.

Tutto il tracciato in sede propria corre su una pavimentazione in ghiaino pressato, diversa da quella impiegata all’interno del Parco comunale di Turriaco e poi a San Pier d’Isonzo, dove è stato impiegato un fondo più “naturale”, che pur compattatosi in questi mesi è più esposto al degrado nel caso del passaggio di mezzi motorizzati. Qualche ingresso improprio pare si sia verificato, secondo quanto riferisce l’ingegner Luca Vittori, il direttore della Divisione nuove opere di Fvg Strade, secondo cui invece ha trovato una composizione il tema del transito dei cavalli. La questione si era posta in territorio di Turriaco, ma anche in quello di San Pier d’Isonzo, dove il tracciato prosegue prima vicino al fiume per poi entrare e attraversare Basegliano, passare dietro la zona feste di Cassegliano e poi dirigersi verso villa Sbruglio-Prandi e il centro del paese. Da qui la ciclovia imbocca via Battisti per raggiungere Fogliano, costeggiando per un tratto il canale de Dottori, in attesa del prolungamento verso Sagrado e Gradisca, terzo lotto dell’opera che la Regione ha affidato sempre a Fvg Strade. I dirigenti e tecnici della società hanno già avuto a fine inverno un incontro con i sindaci dei tre Comuni coinvolti. «Stiamo lavorando alla progettazione e l’obiettivo è quello di chiuderla entro la fine dell’anno con tutte le autorizzazione necessarie», spiega l’ingegner Luca Vittori. L’opera andrà realizzata entro la fine del 2026.

Il tracciato supererà l’Isonzo utilizzando l’ex ponte ferroviario della linea Redipuglia-Cormons «ora che Irisacqua ha definito di non aver più bisogno dell’infrastruttura». È prevista però l’installazione di quattro cavidotti per il transito delle connessioni elettriche utili alla realizzazione di impianti fotovoltaici nella destra Isonzo. —

 

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