Cimolai pagherà i 35 operai della Finazzi

La Cimolai si farà carico del pagamento degli stipendi arretrtati dei 35 lavoratori della Renato Finazzi che attendono da mesi la paga e poi provvederà a regolare i “conti” con la ditta dell’appalto. Dal vertice di ieri in Regione a Trieste la conferma che la grave situazione che vede coinvolti i lavoratori della ditta metalmeccanica che lavorava inb appalto per la Cimolai va verso lo sblocco. A darne notizia ancora una volta il sindaco di Monfaclone Anna Cisint che dopo aver incontrato i lavoratori, la Finazzi e la Cimolai e aver preso in carico la difficile situazione ieri ha partecipato anche al vertice triestino. Alla riunione presenti i sindacati della Fim-Cisl e gli assessori regionali alle attività produttive Sergio Bolzonello e quello al Lavoro, Loredana Panariti. La stessa Cimolai ha confermato l’impegno a farsi carico delle pendenze aperte sia al Comune che all’amministrazione regionale.
«Questa esperienza - ha sottolineato il sindaco Cisint - conferma la validità della piattaforma che l'ente sta portando avanti affinchè le diverse situazioni produttive cittadine possano essere affrontare in un ambito di adeguate tutele contrattuali e salariali in particolare nei casi diffusi di appalto e subappalto. L'accordo siglato nelle scorse settimane con Nidec-Asi è un esempio positivo che mette in collegamento commesse, fabbisogni di lavoro e modalità di reperimento della manodopera necessaria. E' questa la strada per evitare che si determinino quelle conseguenze sociali negative del passato relative soprattutto al reperimento degli alloggi e ai servizi. Anche gli operai della Finazzi rimasti da otre tre mesi senza stipendio si vedono nella drammatica difficoltà di mantenere gli alloggi messi a disposizione dalla ditta. Una pianificazione fra commesse e esigenze occupazionali, consente anche di utilizzare al meglio i tanti che cercano lavoro, oltre 15mila nella nostra provincia».
«Ovviamente - rileva il sindaco in chiusura - il problema riguarda in particolare gli stabilimenti con maggior numero di addetti a partire da Fincantieri a cui abbiamo chiesto, sia di incrementare l'occupazione locale, sia di favorire lo sviluppo dell'indotto con il sistema delle reti d'impresa in cui l'ente locale possa essere uno degli attori proprio perché anche le ricadute sociali richiedono una programmazione adeguata e tempestiva».
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