Cinghiale abbattuto in mezzo alle case

Un colpo esploso col fucile di precisione da un guardacaccia: in una frazione di secondo il cinghiale (un esemplare maschio del peso di 77 chili) è crollato a terra. Abbattuto.
È successo ieri mattina. L’animale, che dalle 7 del mattino vagava seminando il panico tra gli abitanti nella zona di via San Pasquale - e aveva anche tentato di entrare nella scuola Collodi e nella vicina materna - è stato raggiunto dalle guardie ambientali della Provincia mentre era all’interno di un giardino condominiale al numero 107.
Il guardacaccia ha scavalcato il muretto e ha preso la mira. Ha premuto il grilletto e bang. Il cinghiale, a circa una decina di metri, è stramazzato a terra, fulminato da un colpo di fucile. Impossibile, si legge in una nota dell’ufficio stampa della Provincia, utilizzare l’anestetico: «Le guardie sono giunte sul posto in pochi minuti e valutata la situazione, hanno dovuto scartare la possibilità di utilizzare proiettili narcotizzanti. Questa soluzione infatti necessita della presenza di un veterinario ed è inapplicabile in ambito urbano sugli animali come i cinghiali perché l’anestetico entra in azione solo dopo alcuni minuti. In questo lasso di tempo, l’animale provando senso di disorientamento costituirebbe un pericolo altissimo».
L’allarme è scattato pochi minuti prima delle 8. A trovarsi praticamente davanti al cinghiale è stata Daniela Mitri, bidella della scuola Collodi. Racconta turbata dopo qualche ora: «Ho aperto il cancello e quando mi sono girata me lo sono trovata di fronte. Era un bestione. Sono scappata verso le scale perché le intenzioni dell’animale non mi sono sembrate tra le più rassicuranti».
La donna però mentre saliva le scale della scuola è inciampata rovinando a terra. Fortunatamente non ha riportato gravi lesioni. Ma la vera fortuna è che ieri a quello che ha poi scherzosamente chiamato «l’incontro ravvicinato di terzo tipo» non erano presenti i bambini. Ma solo due giorni fa la scuola era in piena attività.
Poi il cinghiale si è scatenato. Ha cominciato a girare per via San Pasquale alla ricerca, evidentemente, di cibo. È passato davanti all’asilo (anche questo senza bambini) e poi si è fermato, così ha riferito chi lo ha visto, davanti alla chiesa, pure chiusa.
Infine ha cominciato a girare per i cortili delle villette e dei condomini. La gente - poca a quell’ora - se ne è stata a debita distanza. In breve sono giunte sul posto le guardie della polizia ambientale della Provincia. «Avremo ricevuto - ha spiegato un addetto - non meno di una decina di telefonate da parte di gente spaventata».
Alla fine il cinghiale che secondo i tecnici «manifestava gravi sintomi di nervosismo non dovuti esclusivamente alla fame», è stato raggiunto. Si aggirava nel cortile del condominio al numero civico 107 di via San Pasquale. Per qualche minuto i guardacaccia lo hanno osservato cercando di interpretarne le possibili reazioni.
Quando si sono resi conto che da lì a pochi istanti avrebbe probabilmente iniziato a caricare, allora si è deciso di abbatterlo. Un agente ha preso la mira dopo aver imbracciato il fucile di precisione e ha sparato uccidendolo sul colpo. Un unico proiettile si è conficcato nella testa e il cinghiale si è girato rovesciandosi sul terreno in un lago di sangue.
«Ogni giorno, almeno due o tre volte - racconta un abitante della zona -, percorro via Marchesetti. Una volta quando sono uscito da casa ho dovuto addirittura scappare rifugiandomi sul tetto di un’auto parcheggiata perché i cinghiali stavano puntando verso di me. Non si può più andare avanti così. Non è possibile che di fronte a questi pericoli ci sia della gente che lascia sulla strada sacchetti con il cibo all’interno destinato a questi animali». Aggiunge: «Nell’asilo dall’anno prossimo ci andrà mio figlio. Ho paura».
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