Studenti e disoccupati: ecco chi cerca lavoro al Cirque du Soleil a Trieste
A Trieste le selezioni dei 180 addetti per lo spettacolo “Alegrìa”: oltre 800 candidature, 255 le persone chiamate a colloquio

C’è chi, come Rebecca, cerca un lavoretto estivo per mettere da parte i soldi per le prossime rette universitarie. E chi, come Fabrizio, si ritrova disoccupato a cinque anni dalla pensione e quindi spera che il colloquio sia un trampolino di lancio verso impieghi futuri. Chi ancora, come Micaela, un lavoro ce l’ha ma la paga è così bassa che sta cercando di arrotondare con un’altra attività.
Tutti e tre sperano di entrare a far parte dell’imponente macchina organizzativa del Cirque du Soleil. È per questo che martedì mattina si sono presentati al Teatro Rossetti per il recruiting day organizzato dalla Regione Friuli Venezia Giulia e dal Teatro Rossetti.
Sono 180 i posti di lavoro disponibili legati allo show “Alegrìa – In a new light” che andrà in scena dal 13 giugno al 13 luglio in Porto Vecchio, unica nuova tappa italiana del tour mondiale.
È l’evento per eccellenza dell’estate triestina e dell’intera regione e rappresenta una grande opportunità per chi desidera lavorare nel mondo dello spettacolo. La mole di candidature arrivate ne è la prova: 840 curricula, più del quadruplo dei posti disponibili. Una vera e propria valanga. Dopo una prima scrematura, sono state 255 le persone convocate per i colloqui con le aziende. Molte, infatti, sono in lizza per più posizioni.
«L’età media si aggira sui 27 anni e il numero di donne supera quello degli uomini (143 contro 112, ndr) – spiega Gianni Fratte, responsabile dei Servizi alle imprese della Regione –. Tra i candidati ci sono moltissimi giovani, alcuni anche minorenni, che sono venuti ai colloqui accompagnati dai genitori. Il lavoro è temporaneo e interessa molto ragazzi e ragazze. La risposta ha decisamente superato ogni nostra aspettativa».
Varie e diversificate le figure da reclutare: dai facchini agli addetti alla vigilanza non armata, passando per le maschere, gli addetti alla biglietteria, al food&beverage e al merchandising. E ancora: cuochi e aiuto cuochi, lavapiatti e aiuto camerieri, con la possibilità di impiego anche per altri eventi futuri gestiti o supportati dalle stesse realtà aziendali coinvolte nello spettacolo.
«Io ho fatto tre colloqui come addetta a food&beverage, cameriera e maschera – racconta Rebecca Pacor, studentessa di 22 anni –. Spero tanto di fare la maschera perché sarebbe un’esperienza completamente nuova. Se non dovesse andare in porto ho già un piano b: farò l’animatrice in un campo estivo».
Roy Spacapan, 48 anni, e Fabrizio Vargiu, 62, erano in coda nel settore vigilanza. «Sono fermo da sei mesi, ho già fatto il vigilante anche a bordo delle navi – dice Roy –. Sarebbe bello far parte di questo grande evento». Lo pensa anche Fabrizio, pure lui con un trascorso nel settore della vigilanza: «Poi la cooperativa di cui ero dipendente è fallita e adesso sto cercando lavoro. La pensione è ancora lontana: mi mancano altri cinque anni, devo trovare qualcosa».
Micaela Merlini, invece, spera di incrementare le sue entrate: «Faccio le pulizie sia da privati che in ambito ferroviario, ma la paga è bassa – racconta la 53enne – Quindi sto cercando un terzo lavoro per arrotondare. Anche se è soltanto per un mese, mi aiuterebbe ad andare avanti». Michele Colusso ha appena compiuto 18 anni e a breve spera di essere uno dei facchini ingaggiati dietro le quinte. Una professione che ormai non è più un appannaggio maschile.
«Ci sono molte donne candidate, segno che ormai sta venendo meno un vecchio pregiudizio», spiega Silvia Comand, responsabile della sede Fvg di Option One, una delle aziende coinvolte –. Del resto le attrezzature odierne richiedono meno forza fisica». Ai candidati non resta che incrociare le dita. Sperano che insieme al Cirque du Soleil arrivi anche il contratto. —
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