Clinica, apparecchiature all’asta a un sesto del valore
di Antonio Boemo
GRADO
Dopo l’Ospizio Marino tocca alla Clinica Santa Eufemia. Si inizia dalla vendita all’asta della strumentazione. I commissari liquidatori della Fondazione Ospizio Marino, Doretta Cescon, Paola Maria Ferraris e Claudio Tomba hanno, infatti, posto in vendita al miglior offerente tre apparecchiature di notevole interesse e il materiale facente parte del laboratorio della Clinica. Il totale di base d’asta è di 447.591 euro. Tutti i beni fanno parte dell’inventario della Fondazione Ospizio Marino, ma è evidente che si tratta di quelli della Clinica Santa Eufemia che serviva i gradesi senza che dovessero spostarsi a Monfalcone. Il tutto praticamente senza liste d’attesa, pagando il normale ticket sanitario. Nel laboratorio, come si legge nell’avviso di vendita giudiziaria del Tribunale di Gorizia, ci sono analizzatore e sistema per immunologia Ise Beckam e altre apparecchiature, posti in vendita al prezzo base di 67.743 euro. L’ecografo Acuson Sequoia 512 con gli accessori è stato stimato in 26.089 euro, a fronte di un costo iniziale superiore a 217mila euro. Superiori i prezzi di base d’asta della risonanza e della Tac. Il tomografo Magnetom Rm con gli accessori è posto in vendita a 182.916 euro (costo iniziale 730mila euro circa), mentre la Tac, ovvero il tomografo assiale Somatom Emotion accessoriato è all’asta a 170.843 euro (circa 745mila euro il suo valore originario).
Alle cifre iniziali vanno aggiunti i costi degli accessori e quelli di installazione. In totale tutto ammonterebbe a oltre 3 milioni e mezzo di euro, escludendo le attrezzature del laboratorio che non sono mai state utilizzate. Di fatto, l’ammontare originale del valore delle attrezzature è attorno ai 3 milioni, oggi poste all’asta a 447mila euro, pur trattandosi di materiale usato: il rapporto è di un sesto. Le offerte dovranno pervenire entro le 12 del 22 febbraio prossimo. Già il giorno successivo ci sarà l’apertura delle buste per la verifica della documentazione. Tra le garanzie è specificato che i compratori devono accettare quanto posto all’asta nello stato in cui si trova e che a carico degli acquirenti c’è anche il costo per l’asporto delle attrezzature. Qui s’innesta un particolare. L’installazione della risonanza magnetica era avvenuta in due precise fasi: prima l’attrezzatura e poi la costruzione delle pareti. Ora si dovrà, invece, abbattere le pareti prima di prelevare la risonanza magnetica. Per oltre un anno le attrezzature saranno state poste a protezione, ma in realtà non sono funzionanti dal 30 novembre del 2010, giorno in cui è stata dichiarata fallita Eurosanity, società che gestiva la Clinica Santa Eufemia.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo