Coana: «La Slovenia ci dia i nostri Caduti»

È il tempo delle commemorazioni e di rispolverare tragiche pagine di storia goriziana. Si sono concluse, con la celebrazione di una messa davanti al monumento ossario, che sorge al cimitero, le...

È il tempo delle commemorazioni e di rispolverare tragiche pagine di storia goriziana.

Si sono concluse, con la celebrazione di una messa davanti al monumento ossario, che sorge al cimitero, le manifestazioni in omaggio ai bersaglieri del Battaglione Mussolini, che - si legge in una nota degli organizzatori “difesero a spada tratta e con il sacrificio di 320 caduti il confine orientale e in particolare Gorizia dall'avanzata dei partigiani di Tito fino alla fine dell'aprile 1945. Erano presenti, nonostante l'età, numerosi reduci provenienti da varie parti d'Italia”.

L'omaggio ai Caduti era iniziato sabato con la deposizione di una corona nella chiesetta dell'ex seminario, una volta ospedale militare, dal quale nel maggio 1945 furono prelevati e deportati in Jugoslavia decine di feriti, poi uccisi nelle foibe.

L'orazione ufficiale al cimitero di Gorizia, dopo la lettura dei messaggi di saluto e di partecipazione letti da Giorgio Verbi, è stata tenuta da Luigi Coana. L'amministrazione comunale era presente con l'assessore Ceretta.

Coana ha ricordato “le gesta eroiche dei bersaglieri schierati a protezione della linea ferroviaria Gorizia-Piedicolle in una catena di piccoli capisaldi in terreno impervio lungo il torrente Baccia a ridosso dell'abitato di Circhina». Ha ricordato “i bersaglieri massacrati nel maggio 1945 a Tolmino, uccisi con un'esplosione in una caverna, dove erano stati attirati con l'inganno dai partigiani”.

Inoltre, Coana ha lamentato “che, nonostante il suo ingresso in Europa, la Slovenia sta ancora facendo ostruzionismo e impedendo il recupero delle salme dei Caduti, che avrebbero diritto ad una cristiana sepoltura. I bersaglieri che riuscirono a salvarsi dall'imboscata conobbbero la terribile esperienza del campo di concentramento di Borovnica”.

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