«Col canale intasato Aprilia Marittima dovrà chiudere»

Oltre a mettere in ginocchio l'economia e il turismo di Aprilia Marittima, i mancati dragaggi del canale Coron rischiano di compromettere anche la tradizione nautica. Questo è emerso dalla 33a...

Oltre a mettere in ginocchio l'economia e il turismo di Aprilia Marittima, i mancati dragaggi del canale Coron rischiano di compromettere anche la tradizione nautica. Questo è emerso dalla 33a edizione della regata Ice Cup, organizzata dal circolo velico di Aprilia Marittima, che si è svolta domenica scorsa. Nelle precedenti edizioni i partecipanti sono stati 65-70, quest'anno 30 ma soltanto 2 imbarcazioni sono riuscite a salpare da Aprilia Marittima. Tutte le altre sono rimaste bloccate in porto a causa dei fanghi che ostruiscono l'accesso al mare. Gli altri 28 partecipanti sono arrivati da San Giorgio di Nogaro, Lignano, Grado, Monfalcone, Trieste e addirittura da Venezia e Caorle. Non è un problema che riguarda solamente i velisti ma soprattutto i turisti e i clienti che da anni tengono la barca ad Aprilia Marittima. Se la situazione non cambierà saranno costretti a disdire i contratti di affitto e spostarsi sulla costa slovena o croata, dando un colpo definitivo all'economia locale.

«Da un lato possiamo dire di essere soddisfatti perchè la maggior parte delle imbarcazioni sono giunte da altri circoli: significa che la regata è apprezzata in tutto l'Alto Adriatico – commenta Raffaele Ceolin, segretario del circolo velico di Aprilia Marittima. - Dall'altro lato siamo molto amareggiati: è sconcertante e demoralizzante constatare che i nostri soci non possono uscire dal porto. Lo stesso problema che riguarda i turisti e chi si rivolge alle nostre marine per la manutenzione della barca. La nautica è un settore fondamentale dell'economia locale che garantisce posti di lavoro e mantiene viva Aprilia Marittima. Nel caso in cui i dragaggi nel canale Coron non dovessero essere effettuati – conclude Ceolin – verrebbe messa a repentaglio l'intera economia nautica della zona e anche il circolo velico dovrebbe cominciare a valutare se chiudere. Diventerebbe infatti impossibile garantire l'attività sportiva che promuoviamo da 40 anni contribuendo a portare il nome di Aprilia Marittima nel mondo regionali».

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