Colonie feline in crescita Gattare preoccupate «Sono una quarantina»

Il Comune invita a non sfamare i randagi in modo indiscriminato A luglio incontro con le referenti per valutare le azioni da avviare 
Bumbaca Gorizia 18.06.2019 Colonia felina © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 18.06.2019 Colonia felina © Fotografia di Pierluigi Bumbaca

il caso



La situazione dei gatti randagi a Gorizia comincia a destare preoccupazione. Risultano una quarantina le colonie feline in città, e non è l’unico problema. Ci sono associazioni come Aipa che hanno costantemente bisogno di fondi e di volontari. Il Comune, da quanto riporta l’assessore al Benessere degli animali Chiara Gatta, in questo periodo sta avviando una serie di azioni per ovviare alle tante problematiche sul tema. Una di queste è che «ci sono delle persone che quando vedono dei randagi iniziano a dargli da mangiare: le colonie feline si creano così. Poi la situazione sfugge di mano e viene chiamato in causa il Comune. Sarebbe meglio invece attivarsi per sterilizzare gli animali presenti, anche perché spesso si creano disagi in spazi privati», riporta l’assessore.

Per quanto riguarda la ricerca di volontari, aggiunge Gatta: «Ho parlato con il sindaco, gli uffici e il presidente dell’Ordine dei veterinari. Vogliamo organizzare un corso per diventare referenti di colonia. Dovrebbe partire ad ottobre».

Un lavoro non semplice è poi quello dei volontari dell’Aipa. Bisogna infatti recarsi più volte al giorno al gattile e tenerlo pulito. C’è poi da gestire la gente che lascia da mangiare fuori dalla struttura del cibo umido, creando problemi di igiene. In tutto questo, il Comune ha le sue competenze, le associazioni altre. Come specifica l’assessore: «L’amministrazione comunale non può intervenire direttamente nelle questioni del direttivo dell’Aipa, associazione che si trova in uno stabile comunale in via degli Scogli, dato in concessione gratuita». Questo commento si riferisce al fatto che nei giorni scorsi una cittadina, Marzia Pizzul, sul web ha lanciato un appello e ha discusso in rete con l’assessore. Nella sua lettera la donna denuncia «la drammatica situazione dei gatti randagi di Gorizia, delle colonie comunali e della stessa Aipa, associazione di volontari che, credo, passi uno dei momenti peggiori che io ricordi. Volontaria da anni, mi sono sempre prodigata per aiutare. Momenti difficili ci sono stati, ma almeno il cibo all’Aipa non ricordo fosse mai mancato. Ricordo anzi, bancali pieni e cibo per i cuccioli. Ora quello che vedo è un totale menefreghismo. I volontari volatilizzati. Ormai ce ne sono pochi e a mio avviso, e mi prendo la responsabilità di ciò che dico, gestiti malissimo».

Nella lettera si prosegue lamentandosi della mancanza di un’oasi felina, delle campagne di sterilizzazione gestite male e si chiama in causa il Comune. Di seguito, in rete, l’assessore Gatta risponde alle questioni sollevate. Quello che è certo è che gli stanziamenti non bastano mai, dato che i gatti tendono ad aumentare. Da quanto riporta l’assessore: «I fondi per la sterilizzazione dei felini sono aumentati nell’ultimo biennio. Abbiamo delle convenzioni con due veterinari cittadini, ai quali i referenti di colonia sono invitati a rivolgersi».

Nel bilancio comunale di quest’anno sono poi stati stanziati 20 mila euro per la progettazione di un’oasi felina. Entro la primavera del 2020 è previsto il completamento dell’iter di progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva dell’oasi, a cui farà poi seguito, tra fine 2020 inizio 2021, l’avvio dei lavori di realizzazione dell’area. Tempi tecnici lunghi, ma tipici del comparto pubblico. C’è poi la necessità di conoscere nel dettaglio la situazione delle colonie feline e dei loro consumi. «I contributi verranno aumentati ma in maniera graduale. Già ora siamo passati da 1.800 a 3 mila euro. Vedremo in fase di variazione di bilancio di quanto possiamo incrementarli», conclude l’assessore. Ai primi di luglio ci sarà un incontro con tutte le referenti di colonia per valutare il quadro generale e le azioni da intraprendere. Contestualmente un dipendente comunale si occuperà di attuare una verifica puntuale dei gatti randagi presenti in città. –

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