Cominciata la corsa ai saldi ma niente assalti ai negozi

Ieri al via solo da Corner c’era la fila: «Comprano articoli che costano poco» Annalisa Godina: «Molto bene la prima giornata, sconti più alti del solito»
Silvano Trieste 05/01/2012 Saldi a Trieste
Silvano Trieste 05/01/2012 Saldi a Trieste

di Laura Tonero

Buona l’affluenza, vendite leggermente in calo ma negozianti ugualmente soddisfatti. Sono partiti ieri anche a Trieste i saldi di fine stagione anticipati quest’anno da allettanti vendite promozionali e sconti natalizi che inevitabilmente hanno reso meno scoppiettante la prima giornata con la merce in saldo. Gli sconti sono partiti subito con ribassi dal 20 fino già all’80 per cento.

Abbigliamento per donna, sportivo, abitini e accessori per l’infanzia, pelletterie e biancheria intima i settori che hanno avuto il maggior successo. In lieve diminuzione l’afflusso nei negozi che vendono biancheria per la casa e abbigliamento per l’uomo.

Intenso viavai di clienti a caccia di occasioni nei centri commerciali triestini e nei grandi magazzini, meno affari per le boutique o i negozi che vendono capi di lusso. La corsa all’affare è scattata già alle 9 del mattino. Ma la coda all’entrata dei negozi quest’anno non c’è stata. Artefice proprio la sfilza di sconti già applicati nelle settimane che hanno preceduto la fine dell’anno. In pratica chi voleva acquistare un preciso capo ad un prezzo ridotto lo poteva già fare nei giorni scorsi. Ieri infatti non c’era da parte dei clienti la ricerca spasmodica di potersi aggiudicare quella marca di giubbotto scontato o quel paio di scarponcini al 50 per cento ma la voglia di curiosare tra scaffali ed espositori alla ricerca del capo che piace a colpo d’occhio o super scontato.

«La prima giornata di saldi è andata veramente molto bene – ammette Annalisa Godina dell’omonimo negozio - siamo soddisfatti. Più o meno tutti i negozianti sono partiti con sconti già elevati partendo non più dal 20 ma del 30 per cento. Questo – spiega – perché da parte dei commercianti c’è la necessità di incassare, di far cassa per far fronte alla stangata economica».

L’assalto non è mancato come ogni anno da Corner in via San Spiridione, punto vendita dove realmente si è registrata la fila alla cassa, all’entrata e di fronte a certi espositori. «Siamo abbastanza soddisfatti – ammette Maurizio Moretti, anima dello negozio – anche se i clienti stanno comperando specialmente cose piccole, da poche decine di euro».

I grandi magazzini come Coin, Upim e Oviesse hanno attratto parecchi acquirenti come pure i monomarca tipo Geox, Intimissimi, Murfy Nine, Max Mara, H&M. Mediamente soddisfatti i rivenditori di pelletterie. «Buona affluenza anche di acquirenti da fuori città – afferma Roberto Rosini dell’omonimo negozio di calzature – parecchi da oltre confine ma anche diversi russi. Noi nei giorni precedenti non abbiamo applicato molti sconti, per questo la risposta dei clienti nella prima giornata di saldi è soddisfacente». La crisi dunque non ha frenato le vendite. Ma chi esponeva merce dai prezzi non accessibili ai più, non ha riscontrato lo stesso successo. Da notare che, malgrado la liberalizzazione degli orari, ieri nel corso della prima giornata dei saldi diversi negozi del centro hanno comunque chiuso per la canonica pausa pranzo.

Vivace il viavai nei centri commerciali. «Malgrado ci siano già state delle promozioni – valuta Angelo Larocca, direttore delle Torri d’Europa - l’affluenza è buona. Le giornate “clou” per noi saranno quella di domani (ndr. oggi), giorno dell’Epifania, e domenica».

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