Commemorato Cosina a Muggia

Una messa in ricordo del poliziotto che faceva parte della scorta di Borsellino

MUGGIA.

È stato commemorato ieri, nella sua Muggia, dov’era cresciuto, Eddie Walter Cosina, il poliziotto che componeva la scorta del giudice Paolo Borsellino ucciso a Palermo il 19 luglio 1992 nella strage di via D’Amelio.

Una messa al duomo di Muggia ha ricordato l’agente. Al termine del rito religioso al quale hanno partecipato, oltre ai famigliari di Cosina, il questore di Trieste Giuseppe Padulano, le massime autorità amministrative cittadine e una rappresentanza dell’Associazione nazionale polizia di Stato con il labaro, è stata deposta sulla sua tomba una corona, al cimitero di Muggia.

Cosina nel 1983 entra nella Digos, mentre a partire dal 1990 fa parte del nucleo anti-sequestri e in seguito prende servizio alla divisione anticrimine. Dopo la strage di Capaci (nel maggio 1992, in cui vengono uccisi il giudice Falcone, sua moglie Francesca Morvillo, e i tre agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro), la carenza proprio di agenti di scorta in Sicilia aumenta la richiesta in tutta Italia, e Cosina allora decide di accettare e si sposta nel capoluogo siciliano, a Palermo.

Poi, e siamo nel maggio del 1992, fa richiesta per entrare nella Dia, la Direzione investigativa antimafia.

E poi ancora, è il caso, tragico. Una cortesia che si trasforma in tragedia: non essendo in servizio, quel 19 luglio di 21 anni fa, un collega giunge da Trieste per dargli il cambio. Cosina lascia però riposare il collega e decide di prendere servizio nel suo posto di agente di scorta per Paolo Borsellino. Rimane ucciso durante la strage di via d’Amelio. Lascia la moglie Monica. Con lui perdono la vita anche altri quattro poliziotti, i colleghi di scorta Emanuela Loi, Agostino Catalano, Claudio Traina e Vincenzo Li Muli.

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