Commissione edilizia soppressa in Comune
GRADO. Soppressa la Commissione tecnico-edilizia comunale. Con i poteri del consiglio comunale, il commissario straordinario Claudio Kovatsch ha deciso la soppressione di una commissione ritenuta non indispensabile. Una decisone che segue le direttive nazionali e regionali che invitano a tagliare quelle commissioni che non sono indispensabili. E per quel che concerne la Cte è evidente che lo sia e per due motivi: il primo è che i suoi pareri sono del tutto consultivi e il secondo in virtù delle nuove disposizioni che consentono una più celere procedura e senza dover passare per l’organismo.
A seguito di queste considerazioni, ieri mattina il commissario Kovatsch ha dunque deciso la soppressione di questa commissione che era formata esclusivamente da tecnici pur se questi scelti dalla politica fra i nominativi proposti dalle varie categorie. Una commissione che peraltro era già stata vuotata in parte dalle sue competenze tanto che ultimamente si esprimeva quasi unicamente sull’aspetto estetico dei progetti. Si parlava di snellimento delle procedure. Tranne che per alcuni casi di indubbia rilevanza e corposità, oggi è possibile presentare al Comune la cosiddetta Scia con la quale si comunica l’inizio dei lavori oppure la Dia, la dichiarazione alternativa al permesso a costruire. In questo secondo caso – e i professionisti che se ne occupano ben lo sanno – prima di partire con i lavori è necessario attendere il trascorrere di 30 giorni. Il Comune ha in ogni caso tempo 60 giorni per valutare e verificare sia la Scia e sia la Dia. Ravvisando degli errori nel senso di opere che non rispettano le normative vigenti, il Comune può, infatti, bloccare i lavori. Tra le altre cose vi è da dire che la Commissione Tecnica Edilia costava al Comune circa 10 mila euro all’anno che ora potranno essere utilizzati per altri scopi. Con lo scioglimento del consiglio comunale era decaduta inoltre la Commissione Urbanistica, anche questa consultiva, formata unicamente da componenti del consiglio comunale. Una commissione che è stata più volte al centro dei dibattiti politici tanto che era considerata una sorta di mini consiglio comunale tant’è che le medesime accese dispute fra forze politiche e civiche presenti in entrambi gli organismi, si dibattevano pedissequamente da una e dall’altra parte.
(an.bo.)
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