Compostaggio Staranzano reclama l’impianto
STARANZANO
Una storia infinita che ancora non trova una soluzione quella dell’impianto di compostaggio di Bistrigna. A distanza di 9 mesi dal blocco delle lavorazioni, era il 6 aprile, non è stato ancora consegnato dalla Sager–Risorse Bta srl al Comune di Staranzano, intenzionato a venderlo. La denuncia arriva da Adriano Ritossa. Il capogruppo in Consiglio comunale del Pdl afferma che al suo interno gli operai continuano a lavorare. «Nell’area perimetrale dell’impianto lato canale dei Grigi – afferma Ritossa - sussiste ancora una discreta quantità di materiale di rifiuto tra i pioppi. A un controllo visivo taluni alberi risultano compromessi sotto l’aspetto vegetativo probabilmente a causa degli effetti biologici dei rifiuti». Per questo motivo in un’interrogazione, Ritossa chiede di trasmettere ai consiglieri comunali le informazioni relative al sito in possesso dall’amministrazione Prsot. Ossia quelle relative e specifiche alle condizioni di aria, acqua, suolo o fattori quali rumore, emissione o scarichi e rilasci nell’ambiente che incidano o possano incidere sul territorio. L’esponente del Pdl ricorda che su questi argomenti è già in corso una verifica da parte dei carabinieri del Noe. Le preoccupazioni di Ritossa riguardano anche il depuratore. L’impianto, dice, risulterebbe sottodimensionato rispetto alle reali esigenze scaricando nel “Canale dei Grigi”, un affluente del Brancolo che poi finisce in mare. Timori di inquinamento secondo Ritossa emergono anche per la situazione in cui versa l’impianto di compostaggio dell’umido.
Ciro Vitiello
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