Comunali, a Trieste il candidato si inventa il compleanno su Facebook

Paolo Rovis di Un’Altra Trieste Popolare ritocca il profilo social e anticipa la data di nascita per conquistare visibilità sul web

TRIESTE. Se la trovata di Paolo Rovis giocherà a suo favore o si rivelerà un boomerang elettorale per lui e la lista, lo si vedrà oggi a scrutinio concluso. Ma in un modo o nell'altro il candidato di Un'Altra Trieste Popolare ieri è riuscito a far parlare di sé: potenza social. Cosa ha fatto Rovis? Semplice, ha ritoccato la data di nascita sul proprio profilo Facebook in modo che ieri risultasse il suo compleanno. Cinque giugno 1963, anziché 29 settembre 1963, quando è davvero nato. In questo modo il suo nome ieri è comparso nelle notifiche e sulle pagine della platea di contatti che l'ex assessore della giunta Dipiazza annovera tra gli “amici”.

La speranza è che il “like” si trasformi in un voto? Un trucchetto del mestiere che finora non si era ancora visto e che, naturalmente, non è passato inosservato. Soprattutto ai suoi detrattori. Ma Rovis, ieri impegnato in un seggio elettorale, sdrammatizza. «In realtà - spiega - è accaduto che il mio giovane collaboratore, Filippo, un ragazzo che mi dà una mano sui social, ha avuto un eccesso di entusiasmo e ha smanettato un po' troppo...». Stando a questa versione, la colpa sarebbe dunque del collaboratore. «Comunque è una cosa simpatica - prosegue -, ho ricevuto molti messaggi e mi sono scusato per l'inconveniente risolvendo tutto con un sorriso, anche perché è una data che mi invecchia di quattro mesi. Certo la visibilità non si ottiene così, ma stando in strada tra la gente come ho fatto io in tutte queste settimane. Non sarà qualche like in più a cambiare le cose».

Ma la giornata ha riservato anche qualche altra curiosità: ad esempio ha votato la candidata più anziana di Trieste, la signora Angela Stegel, classe 1931, mamma di Fabio Carini e in corsa nella lista del figlio. E non sono nemmeno mancati i dissidenti del Tlt. Più di qualche rappresentante si è presentato ai seggi con un documento di astensione al voto chiedendo ai presidenti di sezione di verbalizzare la richiesta. Infine Maurizio Fogar della lista di “No Ferriera, sì Trieste” ha chiesto ufficialmente al servizio elettorale del Comune l'invio di una circolare ai presidenti di seggio per invitarli a un «rigoroso controllo e spoglio delle schede nella modalità di espressione del voto disgiunto e un’attenta disamina delle schede bianche. Richieste motivate anche dalla convinzione di un massiccio uso del voto disgiunto».

In serata la replica del Servizio elettorale della Regione. «La possibilità per l’elettore, nei Comuni con più di 15mila abitanti, di esprimere un voto disgiunto è disciplinata dalla legge 81 del 1993. Per quanto riguarda problematiche concernenti, nella fase dello scrutinio, le schede contenenti voti disgiunti, ai presidenti dei seggi è stata fornita un’adeguata informazione».

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