Comunali infetti a Gradisca: disagi per l'utenza all'Ufficio tecnico

Sono due gli impiegati in isolamento e l’utenza protesta perché non avvisata. Il sindaco Tomasinsig: «Dispiace per il disagio ma la situazione è difficile»
Bumbaca Gorizia 17.10.2012 Gradisca, Palazzo Torriani - Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 17.10.2012 Gradisca, Palazzo Torriani - Fotografia di Pierluigi Bumbaca

GRADISCA Il Covid torna a fare capolino in Comune a Gradisca. Ed è ancora una volta l’Ufficio tecnico a farne le spese, con un paio di dipendenti costretti all’isolamento dopo l’accertata positività. Il servizio era stato colpito anche a fine dicembre, quando furono 5 – ovvero un terzo – i dipendenti dell’Ufficio tecnico colpiti dal coronavirus, fra operai ed impiegati. I disagi allora vennero ridotti al minimo.

Qualche problema organizzativo è invece sorto in queste ore, perlomeno a sentire un utente gradiscano: «Mi è stato fissato un appuntamento per poter istruire la pratica del Superbonus 110 ma, una volta presentatomi, mi sono sentito dire che non era possibile ritirare la documentazione in quanto il responsabile è in malattia causa Covid e nessun altro poteva accedere alla documentazione richiesta». Il cittadino, pur comprendendo la situazione legata alla pandemia e augurando pronta guarigione al dipendente, lamenta «la mancata comunicazione da parte degli uffici della disdetta dell’appuntamento. Oltre alla mezza giornata di lavoro persa e non retribuita ed al pagamento dei diritti già versati – conclude il cittadino deluso – mi chiedo se sia sufficiente un’assenza per paralizzare il servizio».

«Nella giornata di ieri il cittadino ha parlato con l’assessore Alessandro Pagotto – replica il sindaco Linda Tomasinsig –. Siamo dispiaciuti per il disagio, ma con la pandemia viviamo una situazione straordinaria che sono certa i cittadini possano comprendere. Quanto ai contagi, monitoreremo la situazione nei prossimi giorni per capire come gestire i servizi in emergenza e ridurre al minimo i disagi».

Il tema si intreccia anche con quello più generale della sofferenza della pianta organica comunale. Fra procedure di mobilità e pensionamenti, alcuni dei quali anticipati – e senza neanche contare per l’appunto le imprevedibili conseguenze della pandemia – la coperta è sempre troppo corta. E proprio i servizi tecnico manutentivi sono stati quelli particolarmente provati. Tanto che il piano triennale del fabbisogno di personale recentemente approvato da palazzo Torriani definisce senza mezze misure “urgente” il rafforzamento dell’area tecnica mediante l’assunzione di due istruttori tecnicia sostituzione di un’unità cessata per dimissioni e non ancora sostituita, e di un’unità di cui si prevede la cessazione per collocamento in quiescenza nel corso del 2021. Nel corso del 2020 solo alcune delle assunzioni programmate avevano avuto luogo, peraltro sempre nel Servizio tecnico e manutentivo. Guardando agli altri settori, quest’anno si sono verificate altre due cessazioni di personale: un ispettore di polizia locale, a seguito di quiescenza ed un agente dello stesso servizio a seguito di mobilità. E il piano prevede “numerose ulteriori cessazioni”, tanto da porsi l’obbiettivo teorico di incrementare la pianta organica attuale di 42 unità a 45 dipendenti entro il 2023.

Per ora sono arrivati un vigile e un amministrativo. Ma c’è da rinnovare l’ufficio commercio– Suap (copertura di un posto di istruttore amministrativo, forse con mobilità interna) e da rafforzare l’area vigilanza e custodia. E serviranno un ulteriore istruttore amministrativo ed un operaio a sostituizione di altrettanti pensionamenti previsti nel corso dell’anno. E ancora: un collaboratore amministrativo ai servizi demografici, un collaboratore amministrativo e un istruttore bibliotecario. Un totale teorico, dunque, di 14 nuovi posti da assegnare da qui al 2023. —


 

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