Comune, assunzioni di nuovo bloccate

Assunzioni in Comune di nuovo bloccate. Come già avvenuto in autunno quando, complice il ritardo nell’approvazione del bilancio consolidato, il Comune era incorso nella “sanzione” del divieto di procedere a qualsivoglia assunzione.
E, nuovamente, è stato un ritardo nell’approvazione dei documenti contabili a far incorrere ancora il Comune nella medesima magagna. Questa volta, se possibile, i disagi sono ancora maggiori perché il piano assunzioni è stato approvato e bisognerebbe sostituire una dirigente (Rosamaria Olivo) che è andata in pensione. Pertanto, a causa di questi ritardi, il Comune “viaggerà” con un dirigente in meno sino a quando il conto consuntivo non verrà approvato e slitteranno anche le altre assunzioni, già ampiamente annunciate, necessarie per il buon funzionamento della macchina municipale. Errare è umano, verrebbe da dire, ma perseverare è diabolico.
A segnalarlo è, ancora, il capogruppo del Partito democratico in Comune, Marco Rossi. La circostanza è emersa in occasione della riunione dei capigruppo convocata per organizzare i lavori d’aula.
Rinforzi
in “panchina”
«In occasione della capigruppo, è emerso palesemente come sia stato superato il termine di legge del 30 aprile per l’approvazione del Rendiconto, ovvero il bilancio consuntivo del Comune. Poiché in questi giorni ci dovrebbe essere fornita la documentazione di bilancio, dopodiché seguono 20 giorni obbligatori per legge di deposito per la consultazione per i consiglieri, si prevede che il rendiconto sia portato in aula a... fine mese: un mese dopo, se andrà bene, rispetto a quanto prevedeva la legge», spiega il consigliere d’opposizione Marco Rossi.
«Il condizionale è d’obbligo, peraltro, visti i precedenti di fine marzo per l’approvazione del bilancio, quando cadde il numero legale perfino sull’approvazione del bilancio preventivo».
Quel che è peggio, è che il ritardo di oltre un mese ha fatto incorrere nuovamente il Comune nella sanzione prevista dalla legge che, in caso di mancata approvazione dei documenti contabili ai quali sono tenuti gli enti locali, stabilisce il divieto perentorio di procedere a qualsiasi tipo di assunzione. «In questo caso, davanti alle nostre domande, è emerso che in particolare per un mese avremo un dirigente in meno un quanto, per poter entrare in servizio il nuovo dirigente già selezionato, deve essere approvato il Rendiconto: insomma, tutto fermo per un mese», aggiunge Rossi.
In altre parole, dovrà attendere il neodirigente Lucio Beltrame, per molti anni ai vertici di alcuni compartimenti dell’ex Provincia e oggi, dopo la soppressione di quest’ultima, dipendente regionale.
Repetita
non iuvant
La situazione fa sì che il noto detto latino “Repetita iuvant” debba essere modificato perché, in questo caso, le cose ripetute non aiutano. «Già lo scorso 27 aprile avevo segnalato l’ormai prossima scadenza del termine di approvazione del rendiconto, non ottenendo risposta - denuncia il capogruppo Pd -. Peraltro, se il ritardo nell’approvazione del bilancio consolidato, in autunno, si giustificava anche con la novità di quel particolare documento di bilancio, ora non è così: arrivare in ritardo anche sul rendiconto significa che la situazione è grave, sotto il profilo dell’organico, e continuano a non vedersi i segnali di inversione di rotta che abbiamo auspicato tante volte, come abbiamo evidenziato in occasione della sessione di bilancio».
«Purtroppo questa situazione, affrontata troppo alla leggera e senza la dovuta determinazione, si ripercuote sull’efficienza dell’ente e costringe il personale a un superlavoro. È proprio giusto dire che è davvero il caso di risolvere il problema, non si può vivere di annunci e “faremo”».
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