Comune, indebitamento sceso di 11,7 milioni

Ha più che dimezzato i mutui. Utilizzando in parte (per il 40/45%) il tesoretto Iris, in parte gli avanzi di amministrazione che si sono registrati in questi ultimi anni.
Sì, il Comune di Gorizia ha ridotto drasticamente il suo indebitamento: lo si evince dal bilancio preventivo che andrà in approvazione oggi e domani in consiglio comunale: entrambe le sedute prenderanno il via alle 17.30.
Il buon
padre di famiglia
Nel 2007, quando il sindaco Romoli intraprese il primo mandato, il debito era arrivato a sfiorare i 20 milioni. Raggiunse, infatti, la quota (considerevole) di 19 milioni 495mila euro. Oggi i mutui assommano a 7 milioni 733mila euro. In pratica, si è registrato un abbattimento secco di 11 milioni 762mila euro. Un dato che viene commentato con soddisfazione dal sindaco Romoli. I soldi “risparmiati”, oltre a permettere di rendere bassa la pressione fiscale, potranno ora essere indirizzati a quei settori (in primis, l’assistenza e il sociale) che hanno maggiore necessità di essere rimpinguati viste le richieste di aiuto sempre più forti da parte delle fasce più deboli della popolazione. «Qualcuno potrebbe pensare che è più importante avere soldi da spendere che ridurre l’indebitamento. Non è così. Riducendo gli interessi annuali e il rimborso delle rate siamo riusciti a mantenere la tassazione fra le più basse d’Italia e, nello stesso tempo, abbiamo assicurato tutti i servizi: anzi, li abbiamo anche incrementati con tariffe fra le più basse di tutta la regione - analizza il primo cittadino -. La virtuosità parte dalla riduzione dell’indebitamento e dalla riduzione del personale: la stessa cosa che dovrebbe fare anche il Governo italiano ma non lo fa.
Tutta la strategia è guidata dall’ottica del buon padre di famiglia. «Abbiamo ridotto ulteriormente le spese – continua il sindaco -. Come? Razionalizzando sulle utenze telefoniche ed energetiche, sulle pulizie, riverificando tutti i contratti. Ad esempio: prima, le pulizie nella sede municipale venivano effettuate ogni giorno, ora solo 2 volte alla settimana. Abbiamo avviato un contenimento delle spese per le palestre e gli impianti sportivi dandoli in concessione. Il Palabigot ci costava un’enormità ma l’abbiamo dato in gestione all’Ardita con si è avviata una sinergia pubblico-privato che ha funzionato benissimo e ci consente di spendere molto meno. L’obiettivo è di dare progressivamente in gestione esterna anche altri impianti».
Il peso
fiscale
Com’è noto, l’imposta comunale sul reddito delle persone fisiche (Irpef) non verrà più applicata. Il Comune ha potuto cancellarla grazie allo “sblocco” da parte della Regione dei trasferimenti alle Province e ai Comuni del Friuli Venezia Giulia che erano fermi per il Patto di stabilità: non tutti e 71,9 milioni ma 42 che erano stati suddivisi fra tutti i Comuni della regione e fra le quattro Province. Ebbene, Gorizia ha ottenuto poco più di un milione: 1.020.000 euro, per la precisione. «Questo ci consentirà di abbassare notevolmente il carico tributario sui nostri cittadini. In che direzione? La maggioranza ha deciso sostanzialmente due cose: verrà tolta l’Irpef mentre la Tasi, originariamente fissata al 2 per mille, passerà all’1,5 mantenendo tutte le fasce di detrazione in favore delle famiglie più in difficoltà».
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