Comune, una variante al Prg per rivitalizzare il commercio

Il Comune di Gorizia darà gambe al progetto Confcommercio per rilanciare i piccoli negozi, quelli che donano vita e vivacità a Gorizia. In che maniera? La giunta approverà entro 12 mesi una variante strutturale per favorire la rigenerazione e la riconversione degli spazi commerciali e residenziali del centro cittadino oggi inutilizzati. Tra gli obiettivi, la riduzione degli spazi a disposizione della grande distribuzione.
È quanto annunciato nel corso della prima riunione operativa del comitato tecnico costituito dopo la sottoscrizione di un protocollo tra Anci Fvg, Confcommercio Fvg, Confcommercio Gorizia e Comune di Gorizia, primo Comune in Italia ad aderire a una più ampia iniziativa nazionale. Già a luglio, quando il protocollo venne sottoscritto, il capoluogo isontino fu definito «modello di riqualificazione urbana capace di rappresentare un contesto favorevole alla sperimentazione inedita di nuovi processi definizione di piani regolatori o varianti di aree oggetto di riqualificazione e rigenerazione urbana, con approccio integrato ad ambiti urbanistici e architettonici, ma anche sociali, economici, ambientali, energetici, viari».
Ora si passa alla fase operativa. E si darà vita a «una variante strutturale, e non subito un nuovo Piano Regolatore che lascerebbe nell'attuale scenario normativo spazio insufficiente alla necessità di contemplare tra gli elementi alla base della nuova classificazione delle diverse aree e ambiti anche fattori transfrontalieri, come quello economico e quello viario», spiega Confcommercio Gorizia e il suo presidente Gianluca Madriz. E come si fa a recuperare e, soprattutto, garantire un futuro ai negozi che apriranno al posto di altri che non hanno avuto fortuna? Puntando su tipologie commerciali che a Gorizia non esistono o esistono in numero (troppo) esiguo: negozi di elettrodomestici, piuttosto che punti-vendita di computer, senza dimenticare la gastronomia di qualità e le macellerie.
La necessità di procedere all’adozione di una variante era emersa anche nel documento di indirizzo realizzato al termine di un percorso condiviso con i portatori d'interesse locali e coordinato dallo stesso Patrizio. Il Comune di Gorizia ha richiesto la disponibilità di Confcommercio a intervenire nel processo, mettendo i propri tecnici a disposizione. L'obiettivo è «costruire una variante che ponga al centro del villaggio le attività commerciali, puntando sul ridotto consumo di suolo al fine di favorire rigenerazione, con il recupero di spazi inattivi. Nel piano, anche misure per promuovere l'accessibilità a basso impatto, a tutela delle fasce deboli della popolazione e per ridurre gli spostamenti con mezzi privati, con una revisione al ribasso delle superfici da concedere alla grande distribuzione e la valorizzazione dell'assortimento merceologico», fa sapere Confcommercio. Già nelle prossime settimane i tecnici del Comune di Gorizia condivideranno le prime bozze del documento di direttive con i tecnici Confcommercio. Particolare attenzione sarà data alle aree già urbanizzate, dove necessitano interventi di riqualificazione e riconversione urbanistico edilizia o socio economica.
In particolare, per favorire la massima integrazione tra governo del territorio e commercio, il documento di direttive per la nuova variante strutturale al Piano regolatore conterrà e indicherà gli obiettivi per tendere a un'equilibrata articolazione territoriale della rete commerciale nell'agglomerato urbano di competenza del Gruppo europeo di cooperazione territoriale (Gect).
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