«Con i tagli il Primorski chiuderà entro il 2019»

«Attualmente il Primorski dnevnik percepisce dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, in base alle leggi 250/1990 e 278/1991, un contributo annuo che si aggira sui 2.500.000 euro». A fornire i...

«Attualmente il Primorski dnevnik percepisce dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, in base alle leggi 250/1990 e 278/1991, un contributo annuo che si aggira sui 2.500.000 euro».

A fornire i numeri è il Consiglio d’amministrazione del quotidiano sloveno, che vuole precisare alcune cifre rispetto a quelle circolate nei giorni scorsi e riprese da alcuni politici, come il capogruppo al Senato dei Cinque Stelle, il triestino Stefano Patuanelli.

«In concreto, l’emendamento proposto dal deputato Adriano Varrica - spiega il presidente del Cda Alessandro Waltritsch - prevede un drastico taglio dei finanziamenti all’editoria, settore peraltro in profonda crisi. I contributi di pertinenza dell’esercizio 2019 verrebbero tagliati fino al 90%. Nel caso del Primorski la riduzione ammonterebbe a circa 1.650.000 euro, mentre per l’anno successivo, il 2020, i contributi verrebbero completamente azzerati». Un destino segnato.

«Ne consegue che già a partire dal prossimo gennaio 2019 la nostra società - aggiunge il presidente del Cda - dovrebbe avviare pesantissimi tagli alla struttura produttiva del giornale, con sensibili conseguenze anche sulla forza lavoro, attualmente composta da circa 40 persone tra giornalisti, amministrativi e poligrafici, oltre che ovviamente sulle decine di persone dell’indotto diretto e indiretto. L’abrogazione dei contributi con il primo gennaio 2020 ci indurrebbe, infine, entro la fine del 2019, a cessare ogni attività e a chiudere il giornale». —

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