Con l’auto contro un pilone: morto Zazzeron

Ha perso il controllo dell’utilitaria mentre andava a lavorare a causa di una lastra di ghiaccio
TRIESTE.
Le ruote dell’utilitaria che slittano su una grossa lastra di ghiaccio, l’improvvisa perdita di controllo dell’auto lungo la strada che collega il centro di Muggia con Trieste, l’impatto violentissimo contro un pilastro di cemento. Così ha perso la vita all’alba di ieri mattina l’imprenditore Franco Zazzeron, 65 anni, a capo assieme ai famigliari dell’omonima catena di supermercati che conta due punti vendita, in via Donadoni e via dell’Acqua.


Una morte, la sua, avvenuta praticamente sul colpo. I traumi e le lesioni interne si sono rivelate subito fatali, al punto che i sanitari del 118 non hanno nemmeno tentato la corsa in ospedale, limitandosi a constatare il decesso. Il terribile schianto si è verificato in via di Trieste, poco dopo l’ex Alto Adriatico, attorno alle 5.30 di mattina. Zazzeron aveva da poco lasciato la sua abitazione in Strada per Lazzaretto a Muggia e si era messo al volante per raggiungere i supermercati di famiglia e arrivare in tempo per il ricevimento delle merci. Un appuntamento a cui si presentava sempre puntuale e che ieri però, a causa di una tragica fatalità, non è riuscito a rispettare.


Dopo aver superato il grande parcheggio lungo la Sp 14, infatti, l’imprenditore si è trovato di fronte un ostacolo del tutto inatteso: una spessa lastra di ghiaccio che gli ha fatto perdere all’improvviso il controllo della sua Ford Fusion. L’auto è sbandata di colpo andando a schiantarsi contro uno dei pilastri del deposito comunale, quel grande magazzino in cui vengono allestiti e custoditi i carri del Carnevale muggesano. La colonna di cemento ha letteralmente squarciato l’abitacolo dell’utilitaria, la cui corsa è terminata poi contro un cancello, andato a sua volta distrutto.


Una sequenza di scontri violentissimi dunque che, nonostante la presenza della cintura perfettamente allacciata e la fuoriuscita degli air bag, non hanno lasciato scampo a Zazzeron, morto praticamente sul colpo. A nulla sono serviti quindi gli sforzi dei soccorritori. Nè i sanitari del 118 né i carabinieri del Radiomobile di Muggia, la cui caserma si trova a poche decine di metri dal luogo dell’impatto, hanno potuto prestare aiuto all’imprenditore, già spirato al momento dell’intervento.


Una scena a cui, suo malgrado, si è trovato ad assistere in presa diretta anche il figlio dell’imprenditore, suo braccio destro e nella gestione dei supermercati. Maurizio Zazzeron stava percorrendo la stessa strada in direzione Trieste attraversata poco prima del padre quando, davanti al deposito comunale, ha riconosciuto l’auto del genitore, ormai ridotta ad un ammasso di lamiere. A lui è toccato quindi il difficilissimo compito di annunciare la tragica notizia alla famiglia e, in seguito, alle decine di dipendenti dell’azienda.


Dopo l’intervento del medico legale Fulvio Costantinides e la rimozione della Ford - operazione che, insieme all’effettuazione dei rilievi stradali, ha richiesto la chiusura al traffico della via di Trieste per alcune ore -, gli atti dell’incidente sono stati trasferiti in Procura all’attenzione del pm Cristina Bacer. Difficile tuttavia, almeno per il momento, ipotizzare l’avvio di ulteriori accertamenti, vista la dinamica abbastanza chiara. La causa dello schianto, secondo i primi accertamenti, è da attribuire essenzialmente all’asfalto ghiacciato.


RIPRODUZIONE RISERVATA
Argomenti:incidenti

Riproduzione riservata © Il Piccolo