«Con quel vento abbiamo temuto il peggio»

Ieri mattina tutti rimettevano a posto tavolini e tendaggi. Studio legale a soqquadro
Bumbaca Gorizia 26.06.2017 Ziberna insediato sindaco © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 26.06.2017 Ziberna insediato sindaco © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Tanto rumore per nulla, o quasi. Alla fine, il vento di domenica mattina, per fortuna, ha provocato meno danni di quelli che sembrava aver fatto a prima vista. I disagi non sono di certo mancati, come può testimoniare l’avvocato Stefano Podlipnik - che ha visto andare in frantumi la finestra del suo studio al secondo piano del condominio Ansivel di corso Italia -, ma il bilancio poteva essere decisamente peggiore. La potenza dell’aria ha strappato dei cavi d’acciaio che facevano da guida a una tenda esterna dello studio di Podlipnik. Se la tenda è stata letteralmente strappata dalle frustate, i vetri sono andati invece in frantumi. «Per fortuna, in questa stanza non tenevo documenti. Si è solo bagnata la stampante, ma a vedere i danni viene lo stesso lo sconforto», dice il legale. Sconforto che devono aver provato i proprietari delle automobili e dalle recinzioni danneggiate dagli alberi un po’ ovunque.


Nel “day-after” Denis Macedonio, titolare del Caffè Garibaldi, tira un sospiro di sollievo: «È andata bene – dice -. Niente di grave, devo solo sistemare gli ombrelloni, ma poteva andare peggio». Solo sfiorati dai rami, i gazebo del Bar Bellini e della Pizzeria Tarantella. «A parte dover ripulire e andare a prendere le sedie in giro, nessun danno», osserva Silvia Gregoric da dietro il bancone del Bellini, aggiungendo: «È andata bene che non ci siano stati feriti». Conferme di un pericolo scampato arrivano anche dalla Confcommercio. «Non abbiamo ricevuto grandi segnalazioni dai nostri soci, quanto a noi, siamo stati graziati: è caduto il motore di un condizionatore, ma non ha colpito nessuno», ricorda la direttrice Monica Paoletich. Se commercianti ed esercenti si leccano le ferite senza grossi danni, al di là della seccatura di dover pulire e sistemare tavolini, gazebo e ombrelloni maltrattati dalle intemperie, tutto sommato è andata di lusso – vista la fine che hanno fatto alcune vetture distrutte da alberi caduti a poca distanza – agli organizzatori del torneo di basket sotto le stelle “Dudi Krainer” di piazza Cesare Battisti e al titolare del frequentatissimo parco giochi gonfiabile “Jungle Village” dei Giardini Pubblici. In entrambi i casi, tanto spavento, tantissimo caos ma nessun danno irreparabile e costoso. «Devo essere onesto, ho temuto il peggio – dice Andrea Faccio, l'imprenditore goriziano titolare del “Jungle Village” -. Invece per una volta siamo stati baciati dalla buona sorte».


Stefano Bizzi


Marco Bisiach


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