“Con Silvia-Fare centro” mette in campo 11 donne
ISONZO. Tra quelle in corsa per il rinnovo dell’amministrazione comunale di San Canzian d’Isonzo, “Con Silvia-Fare centro”, schierata con Pd e Sinistra responsabile a sostegno del sindaco uscente Silvia Caruso, è di certo la lista che dà maggiore spazio alle donne.
Sono ben undici su sedici, pari al 69% del totale, le candidate di “Con Silvia-Fare centro”, mentre l’età media è di 40 anni e tutti i componenti sono residenti nel territorio di San Canzian.
In lista hanno voluto esserci donne e uomini, come spiega il movimento, dalle occupazioni più diverse, dall’ingegnere aerospaziale (Magda Balerna) al commerciante, dal geometra alla parrucchiera. La lista è coordinata dal sindaco in carica Silvia Caruso, che sottolinea come la civica sia «formata da persone moderate, espressione della società civile, molte donne e giovani, rappresentando quanti sono di solito lontani dai luoghi in cui si decide».
«I candidati sono tutti residenti in comune di San Canzian d’Isonzo - ribadisce il primo cittadino -, di varia estrazione sociale e scolarità, non rispondono ad alcuna segreteria politica, ma credono sia giusto impegnarsi per il proprio comune e hanno deciso di farlo in prima persona. Non c’è un capolista, ma l’ordine è alfabetico. Scelta questa fatta per sottolineare la pari importanza di tutti i suoi componenti».
Forti le motivazioni, stando al sindaco, che hanno spinto i candidati ad aderire. Maddalena Brumat, coordinatrice didattica dello Ial, lo conferma. «Intendiamo lavorare per una comunità che sia più aperta alle voci provenienti dalla società civile - spiega la componente della lista -, pronta a tenere gli occhi aperti sul territorio e sui giovani, perché sono loro il nostro futuro».
Attenzione viene rivolta, quindi, alla scuola. Secondo l’altra candidata, l’insegnante Mariacristina Ceo, sarà essenziale migliorare e accrescere l’offerta formativa e culturale in genere.
Comune è la volontà, in ogni caso, di partecipare con la convinzione per poter cambiare le cose. «Questo paese deve affidarsi alle persone della società civile - conferma Magda Balerna -. Si può fare moltissimo, partecipare è l’unica strada per garantire coinvolgimento e sicurezza, anche nella visione di un mondo allargato».(la.bl.)
Riproduzione riservata © Il Piccolo