Confindustria benedice la prima collaborazione tra i due Consorzi isontini

MONFALCONE
«L’Isontino si muove compatto per uscire dalla crisi economica nel sostenere la crescita delle imprese già insediate, ma è pronto ad attivare sinergie volte alla sviluppo di nuovi insediamenti produttivi nelle varie aree di pertinenza dei Consorzi». È il senso dell’accordo siglato ieri a Monfalcone da Sergio Razeto, presidente di Confindustria Venezia Giulia, da Fabrizio Renato Russo, presidente del Consorzio di sviluppo economico del Monfalconese e da Gianluca Madriz, presidente del Consorzio di sviluppo industriale e artigianale di Gorizia.
«Si tratta di un’intesa molto importante – commenta Russo -, che garantisce lo sviluppo dei due Consorzi perché Confidustria informerà le aziende dei contributi di cui possono beneficiare. L’accordo inoltre costituisce l’avvio del primo processo formale di collaborazione tra Gorizia e Monfalcone, inteso come consorzi industriali. Un primo avvicinamento, dunque, diretto a creare sinergie fra gli uffici tecnici e amministrativi di tutti e tre gli enti. Le imprese – aggiunge – verranno altresì informate degli investimenti che possono fare. L’obiettivo primario è quello di attrarre nuove aziende e far sì possano usufruire della logistica che abbiamo a disposizione: porto, ferrovia, strade e autostrada.
Ribadisco poi la possibilità che questo accordo dà di far conoscere i contributi possibili sia a livello nazionale che regionali, oltre a tutta una serie di pacchetti di contributi che molto spesso le aziende nemmeno conoscono».
Razeto sottolinea invece come l’accordo fra Confindustria e Consorzi di Gorizia e Monfalcone sia «la dimostrazione che abbiamo cominciato a lavorare insieme». Per Gianluca Madriz significa «diventare una famiglia unita per capire e rispondere alle esigenze delle imprese. Ben vengano dunque le promozioni dei terreni che abbiamo nelle aree dei consorzi sulle quali dobbiamo lavorare insieme».
L’intesa a tre è partita da una serie di considerazioni condivise. Primo, i territori hanno avuto un pesante impatto con la crisi economica negli ultimi 10 anni. Secondo, l’incidenza troppo esigua del settore industriale: si aggira attorno al 11% del Pil se si considera l’area di Trieste; del 15,7% se si considerano le aree di Trieste e Gorizia insieme. –
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