Contadini a Fossalon in allarme per fontanazzi e campi allagati

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Fontanazzi e allagamenti. Sono due delle problematiche che interessano in questo momento Fossalon. Problemi che si trascinano da anni e che, nonostante sollecitazioni, progetti, finanziamenti, dichiarazioni di interventi d’urgenza da effettuare, non sono mai stati completati o eseguiti nonostante siano passati decenni. Ritardi, tra l’altro causati anche per alcuni periodi per consentire la nidificazione di alcune specie di uccelli lungo gli argini sforacchiati dai fontanazzi.
Negli anni scorsi una parte del problema dei fontanazzi lungo via Isonzato era stato risolto (almeno così pareva dato che arrivano segnalazioni indicanti che da qualche parte c’è ancora qualche piccola infiltrazione). Erano state infisse sugli argini delle palancole con funzione di antisfondamento. L’opera lungo tutto l’argine non era stata, però, completata tanto che oggi più di qualche fontanazzo anche molto evidente si riscontra lungo l’argine che corre parallelo a via Cava, argine sotto il quale passa anche la ciclabile in terra battuta.
Una pista che, ricordiamo, avrebbe dovuto correre sopra l’argine alla pari del tratto fra la Cavanata e il Caneo e che invece è stato deciso di lasciare sotto l’argine, utilizzando una stradina in ogni caso percorsa dai mezzi agricoli.
E gli allagamenti intanto non mancano, ostacolando i ciclisti in transito, ma soprattutto gli agricoltori che sono palesemente preoccupati. A farsene portavoce è Alessandro Bibalo presidente della Coldiretti di Fossalon, il quale sottolinea appunto come lungo quel tratto di argine si verifichi il fenomeno dei fontanazzi cioè l’infiltrazione d’acqua attraverso l’argine. Un problema molto serio poiché oltre ad allagare i campi più vicini rischia anche, col passar del tempo, di far cedere gli stessi argini. E dato che Fossalon si trova sotto il livello del mare è facile pensare a cosa potrebbe accadere.
La causa della formazione dei fontanazzi è duplice, indubbiamente l’erosione dell’acqua ma anche le nutrie che si scavano le loro tane e che pare siano decisamente più numerose rispetto al passato. L’altra problematica che mette in evidenza Bibalo è quella, peraltro ampiamente nota, del continuo allagamento dei campi lungo via Valle che è il punto più basso della frazione agricola gradese. Allagamenti infatti si verificano puntualmente non appena la pioggia cade appena abbondante. Anche in questo caso a farne le spese sono prima i canali che dovrebbero in realtà far defluire l’acqua ma che invece, probabilmente a seguito di interventi fatti in questi ultimi anni, non assolvono al compito e, in secondo luogo, i campi: si ritrovano allagati con conseguenze pesanti per le colture. Anche per questa problematica di parla di soluzioni che dovrebbero essere risolutive come le nuove idrovore e di altri interventi che, in realtà, vanno decisamente più lunghi del previsto. Due seri problemi, dunque, che rischiano di compromettere almeno parte del raccolto degli agricoltori, i quali già lamentano i prezzi più bassi per la vendita all’ingrosso dei loro prodotti a fronte di costi di produzione invece più elevati. Senza contare che spesso a rovinare tutto ci si mettono anche i cinghiali: non è raro distruggano intere coltivazioni, in particolare di mais. Ma è il continuo modificarsi delle condizioni meteorologiche a creare non poche difficoltà. —
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