Conto alla rovescia per il voto di maturità

Domani gli ultimi esami orali al liceo scientifico. Il sostegno in aula di fidanzate e sorelle, ma c’è chi non riesce a entrare
Di Ciro Vitiello
Bonaventura Monfalcone-08.07.2016 Esami di matura-Martino Giacovaz-Liceo-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-08.07.2016 Esami di matura-Martino Giacovaz-Liceo-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

Caldo, stress, notti insonni, timore ma anche tanta fiducia nel futuro. Sono le sensazioni che accompagnano gli ultimi giorni degli orali dei maturandi, oramai alle battute finali negli istituti superiori del monfalconese. Ogni maturando ha la consapevolezza che si tratta di un passaggio importante della propria vita: per il mondo del lavoro o per andare all’Università.

Siamo, dunque, arrivati all’epilogo di una volata finale per i 262 studenti degli istituti superiori che sono così distribuiti: 68 all’Isis Einaudi-Marconi-Brignoli, 107 all’Isis Pertini e 87 al liceo scientifico Buonarroti. Ieri si sono conclusi i colloqui davanti alle commissioni per Einaudi-Marconi-Brignoli e Pertini, mentre al Buonarroti la chiusura è fissata per domani. In ballo ci sono da esaminare ancora gli studenti della 5ALS (scientifico) e della 5ALL (linguistico). In ogni caso entro la metà della prossima settimana si conosceranno i risultati finali dei tre istituti.

Ma prima del voto finale, come vuole la regola, ci sono gli orali. E le preoccupazioni non mancano. «Io non entro in aula, non ce la faccio» ripeteva ieri mattina uno studente del liceo. Era seduto su una sedia senza forze, quasi cadeva per terra prima di affrontare le domande dei docenti. «Vedrai che appena cominci a parlare sparisce la paura», lo rincuoravano diversi compagni di classe, anche loro sulle spine prima dei colloqui e altri che avevano invece sbrigato l’interrogazione. Poi si è fatto avanti un professore: «Allora dai, entra, dimmi qual è la tesina che hai preparato?». E così il ragazzo, come per incanto, ha cominciato a parlare e non si è più fermato.

L’altra faccia della medaglia è rappresentata da alcuni studenti, decisamente più coraggiosi, che credono nelle loro potenzialità. Ragazzi che senza problemi evidenziando la speranza e parlano anche del futuro con determinazioni davanti alle commissioni. È il caso, ad esempio, di Serena Lise di Monfalcone che, pur rifiutando la presenza della sua famiglia ai colloqui orali e del suo ragazzo, dice di essere libera dalle emozioni e ostenta sicurezza. Incrocia le dita, sorride felice e ha fiducia perché spera di raggiungere il massimo risultato. È una sportiva e ha indirizzato la sua ricerca della matura seguendo la pista della scienza abbinata allo sport. «L’attività fisica - parla con convinzione - può modificare la crescita dei neuroni, fa diventare più intelligenti, vince lo stress e sfrutta al meglio le creatività e capacità intellettuali».

Non è rimasto soddisfatto della sua esposizione, invece, Andrea Pisaniello di Ronchi dei Legionari. Nonostante avesse catturato l’attenzione dei docenti su uno studio di una possibile coltivazione agricola su Marte, il pianeta “rosso”. Catia Raugna di Monfalcone, incoraggiata dalla sorella Alice (già in odore di laurea a 23 anni, le ragazze sono uguali come due gocce d'acqua), ha già deciso di andare all’Università scegliendo un indirizzo scientifico. Come anche Nicola Pilosio sostenuto da Giulia, la sua fidanzata, che già si vede ingegnere navale per mettere a disposizione la sua professionalità, magari nel cantiere di Panzano che realizza fra le più grandi navi passeggeri al mondo.

Martino Giacovaz di Turriaco, ha scelto come ricerca un argomento che riguarda in particolare la salute dei suoi coetanei. È impressionato dalla piaga dell’alcolismo che colpisce soprattutto i giovani. «Credo - sottolinea - che questo problema sociale debba essere affrontato alla radice, in quanto tanti della mia età pensano che tenere l’alcol sia “figo”. Invece non è così. Inoltre studi seri avrebbero stabilito che l’alcolismo proviene dai geni. Non voglio addentrarmi di più su questo argomento. Adesso un po’ di meritato riposo e poi continuo con l’Università iscrivendomi a Scienze motorie a Udine».

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