Contovello, intreccio di scenari mozzafiato tra mare e Carso

Un tempo abitata da pescatori, l’area oggi si sta ripopolando Completata la metanizzazione, presto il nuovo parcheggio
Di Maurizio Lozei
Silvano Trieste 18/04/2011 Contovello
Silvano Trieste 18/04/2011 Contovello

Contovello è probabilmente la frazione più bella della provincia, abbarbicata sulla vetta del ciglione carsico a dominare quel mare che per secoli ha rappresentato per i suoi residenti la prima voce di sussistenza. «Siamo un borgo di ex pescatori – afferma Stefano Ukmar, presidente della locale Comunella -. Da qui si avvistavano i tonni, e a valle il molo dei Cedassamare era stato realizzato proprio per i nostri marinai».

A ricordare l’antica vocazione basta pensare a Salita di Contovello, oggi purtroppo ancora impraticabile nella sua parte a monte, che da Barcola si inerpica sino a congiungersi, alle porte del paese, con Strada del Friuli. Il borgo storico ha caratteristiche quasi medievali, e conserva angoli suggestivi lungo i suoi stretti vicoli. Dal lato rivolto a sud ovest vi sono diversi punti dai quali si gode un panorama mozzafiato sulle campagne e sul mare. «Fino al secondo dopoguerra il paese era abitato da quasi un migliaio di persone», racconta Ivo Starc, consigliere circoscrizionale e vecchia gloria del basket loca: «Poi, come altri borghi del Carso, ha perso molti residenti». C’è un altro dato che la dice lunga su come i tempi siano cambiati: «Nel 1963 si contavano dalle nostre parti 27 osmizze, oggi, se va bene, ne conserviamo 5. Tuttavia stiamo assistendo a un ripopolamento del borgo storico, anche se non è facile ristrutturare i vecchi stabili».

«In effetti ci sono diversi “forestieri” che hanno preso casa a Contovello – conferma il presidente del parlamentino di Altipiano Ovest Bruno Rupel – e, oltre a recuperare alcune case del centro storico, si sono insediati in nuovi edifici costruiti a lato di Strada del Friuli».

A facilitare gli insediamenti, le nuove infrastrutture. Il Comune ha provveduto infatti al completamento della rete di illuminazione pubblica, alla metanizzazione, al collegamento delle tubature fognarie con il vicino collettore di Strada del Friuli. In fase di completamento il nuovo parcheggio a monte del paese, la messa a punto della nuova cabina elettrica, l’interramento delle linee aeree. Più problematico appare il recupero di alcuni antichi edifici nelle vicinanze della parrocchiale di San Girolamo, case spesso fatiscenti che richiedono interventi molto costosi. A monte del paese, il piccolo cimitero con il portale e le mura in vecchia pietra arenaria avrebbe bisogno di un ampliamento, ma gli spazi sono risicati. Più avanti, sopra l’antico stagno del paese, c’è la frazioncina di Santo Stefano, una cinquantina di case. «La qualità della vita in questa borgata è piuttosto alta – dice Stefano Ukmar –, ma non guasterebbe maggiore impegno degli enti locali per le piccole cose, la manutenzione di strade e marciapiedi e del verde pubblico, per iniziare. Quanto ai nostri soci - conclude il presidente della Comunella - stanno continuando a prendersi cura dei boschi e, con il contributo fondamentale dell’allevatore Franco Regent, stiamo ripristinando la landa carsica».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Tra i percorsi rurali più interessanti della provincia, il Sentiero Natura che collega la campagna di Contovello alla stazione ferroviaria di Miramare è certo uno dei più conosciuti. Vi si avventurano non solo gli escursionisti locali, ma pure diversi turisti e ospiti del Centro di Fisica di Miramare. Solo qualche anno fa il Comune aveva curato la ristrutturazione del sentiero, delle sue scalinate e della vecchia cisterna d’acqua posizionata alla fine, e aveva collocato pure delle esaustive segnaletiche. Nel giro di dieci anni i vandali hanno però rovinato tabelle e cisterna a colpi di spray. Inoltre scalinate e sentiero sono stati in più punti invasi dai resti pietrosi e dal terriccio dei sovrastanti muretti di contenimento. Starebbe ai privati ripristinare il passaggio, ma è difficile rintracciarli o rifarsi sugli eredi che magari vivono da anni all’estero. (m.lo.)

Riproduzione riservata © Il Piccolo