Coop, fideiussione sbloccata I soci riceveranno i soldi

È riuscita l’operazione primo rimborso dei libretti di Coop operaie dopo il crack della cooperativa. A sancirne il successo è stata la “polizza salva-soci” imposta dalla legge e che le Coop operaie avevano pattuito con Banca Generali in forma di fideiussione. L'istituto di credito ha chiuso giovedì scorso i termini per presentare la richiesta di escussione della garanzia fideiussoria pari al 30% dei libretti congelati. In tutto la banca ha ricevuto quasi 10mila domande, che hanno riguardato 29,6 milioni di euro su un totale di 30,09 (il 95% del totale). I pagamenti saranno effettuati entro il 18 luglio. L'istituto considera il risultato «un grande successo - si legge in una nota - considerando il numero delle persone coinvolte e le complessità nella verifica nei tempi stabiliti dei singoli profili e dei loro dati».
L'organizzazione di Banca Generali, coordinata dal responsabile Stefano Insaghi, ha messo a disposizione una squadra apposita, di concerto con la divisione legale dell'avvocato Cristina Rustignoli, favorendo le verifiche del liquidatore Maurizio Consoli, che porta così a compimento il primo riscontro concreto a vantaggio dei risparmiatori. Spiega il liquidatore: «Ci siamo trovati sommersi da migliaia di richieste compilate nel modo più disparato ma fortunatamente, salvo poche eccezioni con errori nell’iban o di casi complessi legati ad eredi o procuratori, l’efficienza operativa è riuscita a mettere ordine alla quasi totalità del capitale».
Cosa succede nella circostanza in cui non si possa ricevere un bonifico? Accade ad esempio ai libretti postali o in caso di anomalie nella segnalazione del conto. Spiegano da Banca Generali: «I pagamenti saranno effettuati tramite spedizione all’indirizzo del richiedente di un assegno di traenza non trasferibile emesso da Poste italiane». Tali assegni potranno essere incassati dal beneficiario presso la propria banca, e in assenza di conto, direttamente presso gli sportelli delle poste. L’escussione della fideiussione rappresenta un primo momento fondamentale nel piano approvato dalla maggioranza dei creditori e lo svolgimento delle pratiche fanno presagire che i rimborsi di queste richieste arriveranno come previsto entro il 18 di luglio. Per i circa seimila soci che fanno capo al restante 5% di capitale della fideiussione (per 1,4 milioni), da cui non sono pervenute richieste di escussione, arriva la rassicurazione dal liquidatore. Consoli conferma infatti che i loro soldi (per quasi il 90% riconducibili a depositi inferiori ai 100 euro di media) non andranno persi ma verranno restituiti dalle Coop e quindi ai creditori come concordato per tutti dal piano. C'è quindi spazio per un certo ottimismo: al momento si stima come probabile un recupero del 73,4% del credito vantato da ciascun socio verso le Cooperative, ma la percentuale appare «facilmente migliorabile» grazie alla vendita degli immobili e, appunto, al contributo non escusso dalla fideiussione. Chi ha compilato invece regolarmente la richiesta di escussione potrà vedersi riconoscere qualche punto percentuale in più, l'81,38% del credito.
Giovanni Tomasin
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