Cormons, Consiglio diviso sul compenso a Guccini

CORMONS. «Sarà forse un'assurda battaglia ma ignorare non puoi», deve aver pensato il capogruppo di Terra Cormonese, Mario Riz, scovando tra le pieghe del bilancio quella voce di spesa ammontante a 3mila euro destinati al cantautore Francesco Guccini, ospitato dalla cittadina collinare nella scorsa edizione di CormonsLibri. Sì perché le parole della famosa "Cristoforo Colombo", uno dei cavalli di battaglia dell'artista bolognese, sembrano quasi fatte apposta per descrivere lo stato d'animo di chi come Riz non deve aver gradito la scoperta dell'utilizzo di quei soldi in tal modo. E lo ha manifestato chiaramente nel corso dell'ultima seduta del Consiglio comunale, bollando come "assurda" la decisione di destinare 3mila euro a Guccini.
«La giunta Patat piange continuamente per la mancanza di liquidità - ha attaccato Riz - e poi si scopre che utilizza 3mila euro di soldi pubblici per pagare un ospite che era già spesato di tutto nel corso della sua permanenza a Cormons. Potevano essere impiegati in altra maniera, quei soldi». Un attacco frontale che tocca direttamente la manifestazione CormonsLibri. E quindi a stretto giro di posta non si è fatta attendere la risposta del direttore artistico della kermesse, Renzo Furlano: «Stupisce che si attacchi una manifestazione che dà lustro a tutta la città portandovi ospiti di richiamo nazionale e non solo con un budget di 30mila euro, quando eventi non dissimili hanno potenzialità economiche dieci volte superiori potendosi così permettere gettoni di presenza che noi, in nove anni di CormonsLibri, non abbiamo mai destinato a nessuno. Guccini è stata la classica eccezione che conferma la regola. Chi c'era si ricorda perfettamente il successo clamoroso della serata con la sala Italia gremita come mai. Moltissime persone si sono poi fermate a Cormons aiutando così l'economia cittadina. Il richiamo di Guccini è stato dunque un volano enorme per il territorio».
Inizialmente non doveva trattarsi di ricompensa economica vera e propria: «Guccini ci aveva chiesto di riconoscergli la capacità attrattiva che avrebbe portato il suo nome - prosegue Furlano - e quindi ci eravamo accordati per consegnargli una scultura a lui dedicata, del valore appunto di 3mila euro. Ma l'artista bolognese ha preferito essere pagato in modo diverso. Ripeto, è stata un'operazione sostanzialmente pubblicitaria: se non porti Guccini, devi investire migliaia di euro in comunicazione e marketing per promuovere la manifestazione. Se scegli invece di puntare su un nome così importante, il passaparola fa da sé il lavoro di promozione tra i fan. Spiace comunque per queste polemiche su CormonsLibri. Non chiediamo certamente di essere ringraziati, ma attacchi simili portano solo amarezza».
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