Cormons, la crisi ha dimezzato le pompe di benzina

CORMONS. Rischiano di diventare a modo loro una testimonianza fisica della crisi economica di questi anni, nonché una nuova tipologia di sito da riqualificare assieme alle già note caserme dismesse ed alle zone industriali ormai semivuote. Sono i distributori di benzina dell'Isontino: nella sola area del Cormonese infatti il 2013 è stato l'anno delle chiusure.

Ad anticipare tutti, prima ancora dello scorso anno, era stata la storica area di servizio Agip di San Lorenzo, che ormai da quasi due anni è abbandonata dopo la chiusura del servizio offerto dallo storico benzinaio (ed ex presidente della locale squadra di calcio) Mario Franco.

Ma le avvisaglie della difficoltà del settore c'erano da tempo, e si sono appunto prolungate anche e soprattutto nel 2013: sulla direttrice Cormons-Gorizia, infatti, si può notare forse meglio che altrove questo problema.

È di pochi giorni fa la chiusura nel centro collinare del distributore della San Marco Petroli di viale Venezia Giulia che fa il paio con l'altra pompa di benzina targata Esso di viale Venezia Giulia che da mesi aveva interrotto il servizio, quella posta proprio dinnanzi ai Mobili Donda.

Ma Alessandro Caramel, proprietario dell'area dove si trova l'area di servizio ufficialmente chiusa dal 1o gennaio, apre nuovi spiragli: «Siamo in trattative con la San Marco Petroli per trovare una soluzione positiva sia per noi che per loro con cui poter ridare in gestione il servizio alla pompa: la nostra intenzione è quella insomma di riattivare prima possibile l'area di servizio».

Al momento comunque restano attive a Cormons solo due stazioni di servizio dove poter fare carburante: la Ip di via Isonzo, e quella in prossimità del ponte sullo Judrio in direzione Villanova, entrambe situate sulla strada regionale 56, una all’ingresso e l’altro all’uscita di Cormons . E pensare che, fino a non troppi anni fa, sempre in viale Venezia Giulia c'era addirittura una terza pompa di benzina sita quasi di fronte all'ex Ospedale. Sembrano passati secoli, ma in realtà è da una quindicina di anni che il servizio non esiste più in quel sito.

Un problema, quello della diminuzione delle aree di servizio, dovuto all'aumento netto del costo del carburante dopo l'addio alla zona franca ed alla contemporanea concorrenza della Slovenia, che ha attirato tanti automobilisti isontini anche se oggi almeno per quanto riguarda la benzina lo sconto regionale ha allineato i prezzi italiani a quelli sloveni. Problematiche che toccano non solo la Destra Isonzo, ma anche il capoluogo isontino stesso: nel solo 2013 sono state ben tre le stazioni di servizio che hanno cessato l'attività.