Cormons, Persoglia tradito dal suo cuore

CORMONS. Era un centravanti vecchia maniera, quello di sfondamento di cui si è perso un po’ la razza, grazie al suo fisico possente. In mezzo all’area era un pericolo per le difese avversarie. Ma quel fisico ora non ha retto. Silvano Persoglia, 61 anni, è stato tradito improvvisamente dal suo cuore matto, che da qualche anno gli aveva dato non poche preoccupazioni.
Persoglia la passione per il football l’aveva fin da ragazzino quando aveva calzato le prime scarpe bullonate sul campo sportivo di via Gorizia con indosso la maglia grigiorossa della Cormonese. Era una grande promessa. A 16 anni la chiamata dal Bologna assieme ad altri giovani speranze cormonesi come Martellossi e Sabbadin. Persoglia per due anni aveva giocato nel campionato De Martino (l’attuale Primavera) assieme a Franco Colomba e Alberto Zaccheroni. E con l’attuale ct del Giappone aveva condiviso non solo la stanza, ma anche un’amicizia che è durata poi nel tempo.
Genio e sregolatezza, Persoglia non aveva sfondato sotto le due torri bolognesi e quindi era rientrato nell’Isontino dove aveva continuare a giocare al calcio. Aveva vestito la maglia del Monfalcone che allora militava in serie C. Aveva pure giocato tra le altre squadre con la Sangiorgina, l’Itala San Marco e ancora la Cormonese prima di intraprendere, seppure per pochi anni, il ruolo di allenatore a Buttrio e Villanova.
La sua passione sportiva lo aveva portato anche a presiedere per due anni l’Alba basket.
Messi a riposo gli scarpini,Persoglia aveva intrapreso la strada dell’imprenditoria nel settore del legno - le macchine per la lavorazione del legno non avevano per lui segreti - e aveva precorso i tempi guardando in anticipo ai mercati dell’Est e in particolare alla Bulgaria ed anche alla Cina.
Il suo era anche un animo generoso e non aveva disdegnato di dare un aiuto concreto alla Comunità Incontro di padre Gelmini quando questa aveva aperto una sua sede nell’ex convento dei Francescani vicino a quella chiesa di San Leopoldo dove lui da bambino aveva per alcuni anni fatto il chierichetto.
Domani pomeriggio, alle 14, nel Duomo di Sant’Adalberto, a Cormons, amici e conoscenti gli daranno l’ultimo saluto e si stringeranno attorno ai familiari condividendo con loro questo momento di dolore. Silvano lascia la mamma Anna Keber, la moglie, due figli e i fratelli Adriano e Franco. (fra. fem.)
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