Cormons ricorda i 150 anni dell’Armistizio

Mostra e convegno domani per la firma tra Regno d’Italia e Impero austro-ungarico che nel 1866 portò alla Pace di Vienna
Di Matteo Femia

CORMONS. È forse il momento storico più importante per cui Cormons è conosciuta nei libri di storia. Fervono dunque i preparativi per gli eventi che venerdì ricorderanno i 150 anni dall'Armistizio della Terza Guerra d'Indipendenza firmato proprio nella cittadina collinare, per l'esattezza a Villa Tomadoni in via Piave: sito oggi di proprietà privata, ma che nel 1866 fu il luogo dove venne stabilita la fine delle ostilità tra il Regno d'Italia e l'impero Austro-Ungarico per portare poi, il 3 ottobre di quello stesso anno, alla Pace di Vienna.

Il Comune, in collaborazione con la Società Cormonese Austria, ha messo a punto una serie di eventi proprio per quella giornata: domani il primo appuntamento sarà attorno alle 18.30 nella sede dell'associazione presieduta da Giovanni Battista Panzera in via Matteotti, dove sarà inaugurata una mostra dedicata proprio a quell'episodio e a quel particolare momento storico.

Successivamente, attorno alle 21, un grande convegno nel salotto della città in piazza 24 Maggio farà convergere a Cormons i massimi esperti e storici di quel periodo: «Sarà affrontato il tema di come si sia arrivati alla Terza guerra d'Indipendenza - spiega l'assessore alla Cultura, Raoul Nadalutti - e si parlerà in particolare degli eventi bellici di Custoza, Bezzecca e Lissa, dove avvennero le principali battaglie: leggeremo inoltre delle memorie di una patriota italiana originaria del Friuli che venne arrestata dagli austroungarici e che nei suoi scritti cita proprio Cormons. Ma sarà dato ampio risalto anche al conflitto austro-prussiano ed ovviamente sarà svolta una panoramica completa sulla pace di Villa Tomadoni». Un momento interessante sarà quello che vedrà coinvolti i rappresentanti dei Comuni di Cormons, Lissa (oggi in Croazia), Sommacampagna (in provincia di Verona, dove si trova il sito di Custoza) e Ledro (il Comune in Trentino dove si trova la frazione di Bezzecca): «Ci scambieremo in delle teche la terra e, nel caso di Lissa, le acque dei nostri territori - sottolinea Nadalutti - in un'ideale unione di luoghi che hanno fatto la storia della Terza Guerra d'Indipendenza. Il giorno successivo, sabato 13, ci sarà inoltre un ultimo evento a cui collaboriamo ma si svolgerà a Corno di Rosazzo, dove si dice che si sia tenuta una cena finale tra i protagonisti della pace 150 anni fa». L'Armistizio di Cormons nasce da un contesto storico in cui la Prussia, alleata dell'Italia nella guerra contro l'Impero Austriaco e vittoriosa a Sadowa, concluse il 26 luglio un trattato di pace a Nikolsburg, che non prevedeva alcuna clausola a favore dell'Italia. In quel momento l'iniziativa militare si stava volgendo a favore degli italiani con la vittoria di Giuseppe Garibaldi a Bezzecca del 21 luglio e del generale Giacomo Medici a Primolano (Valsugana) il 22 luglio. Nel frattempo il generale Enrico Cialdini aveva liberato Padova, mentre il generale Raffaele Cadorna era arrivato fino a Gradisca. Per mare la grave sconfitta a Lissa aveva annullato tutti gli effetti positivi delle vittorie, che del resto non erano riuscite a cancellare il ricordo della sconfitta di Custoza. L'Italia, che doveva fare i conti con un'opinione pubblica totalmente sfiduciata, si vide costretta a porre fine alle operazioni militari e ad intavolare l'armistizio. Le trattative di quest'ultimo presero inizio il 5 agosto nell’odierna Villa Tomadoni. L'Italia era rappresentata dal generale conte Agostino Petitti Bagliani di Roreto, l'Austria dal generale barone Carl Möring: il 12 agosto si giunse quindi alla firma, un momento cruciale del Risorgimento italiano.

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