Coro di proteste, sospesa la targa a Finazzer Flory

L'annuncio dell'iniziativa era stato dato dagli uffici del Comune ma la giunta non era stata informata. L'interessato risponde evitando polemiche: "Sono un uomo di cultura, hanno deciso di premiarmi e io ringrazio a bassa voce"
MONFALCONE
. Una targa al concittadino Massimiliano Finazzer Flory, attuale assessore alla Cultura del Comune di Milano, quale «protagonista eclettico nel campo culturale». Ma la decisione, assunta dal sindaco di Monfalcone Gianfranco Pizzolitto e annunciata venerdì scorso con una nota, solleva un vespaio di malumori e imbarazzi. Piovono dissensi e prese di posizione dalla stessa parte politica del sindaco. Il network Facebook ne fa un caso ”virtuale”, aprendo un dibattito a più voci, tutte del centrosinistra, chiamando in causa la figura dell’assessore di Milano. Insomma, l’uomo che nell’ottobre del 2008 ha varcato le porte del Palazzo municipale del capoluogo lombardo quale neotitolare del referato alla Cultura milanese, e che qui a Monfalcone, c’è chi lo vuole rammentare, «ha compiuto i suoi primi passi di una rapida ascesa nel mondo del culturismo», finisce nell’occhio del ciclone. Tanto che lo stesso Pizzolitto, di fronte a un risvolto del tutto inaspettato, riunisce la giunta. Risultato: tutto sospeso.


«La mia intenzione - ha affermato il sindaco - era di portare la mia proposta in giunta, volendomi confrontare serenamente. Ma la notizia, per una leggerezza, è stata comunicata anzitempo, creando una forte pressione sull’esecutivo, per cui ho pensato di soprassedere. Si è creata una tensione che ritengo esagerata rispetto al gesto di voler consegnare la targa. E la mia preoccupazione è stata quella di non voler mettere la giunta di fronte al fatto compiuto. Volevo un confronto sereno, a prescindere dall’esito».


Ma cosa ha scatenato prese di posizione e distinguo? Di mezzo c’è l’opportunità di consegnare la targa al concittadino, lontano da circa dieci anni dalla città. C’è l’obiezione secondo cui un riconoscimento ufficiale debba essere legato a risultati effettivi, a un impegno che «ha dato lustro alla città di Monfalcone». Lo ha osservato Arturo Bertoli, ex assessore: «Non posso che esprimere sorpresa e soncerto - ha osservato -. La targa della città va assegnata a un concittadino che lascia un segno significativo nel tessuto culturale, che abbia operato fattivamente per il bene della comunità. A Monfalcone credo che Finazzer Flory abbia lasciato un ricordo di altro tipo. Nè ritengo possa essere sufficiente la sua nomina a Milano che peraltro aveva provocato le dimissioni di diversi componenti della commissione Cultura, compresa quella di Philippe Daverio».


Il sindaco Pizzolitto, dal canto suo, in mattinata lo aveva spiegato. «Ho avuto modo di conoscere Finazzer Flory in occasione di rapporti istituzionali». «Durante una conversazione telefonica mi aveva espresso il suo rammarico poichè, pur avendo prodotto diversi testi teatrali approdati anche a Parigi, Monfalcone non era mai stata coinvolta».


Finazzer Flory, dal canto suo, commenta così l’episodio. «Sono un uomo di cultura chiamato da una istituzione ai fini di un riconoscimento. Il sindaco di Monfalcone ha deciso di premiarmi ed io ringrazio a bassa voce». Non si lascia coinvolgere dalle polemiche e a chi obbietta sull’opportunità dell’assegnazione della targa della città, lui risponde semplicemente: «Io mi occupo di progetti costruttivi».

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