Coronavirus, indice Rt in calo in Fvg, ma preoccupa il tasso di occupazione delle terapie intensive

Secondo la bozza del monitoraggio dell'Iss il Friuli Venezia Giulia dovrebbe rimanere in zona gialla. Il dato di occupazione delle intensive nella settimana dall’1 al 10 febbraio è però addirittura aumentato, arrivando al 38% quando la soglia di allerta è fissata al 30 per cento
epa08874920 A picture made available on 10 December 2020 shows a doctors wearing protective gear during their visit at the intensive care unit of Szent Janos Hospital treating COVID-19 patients during the pandemic of new coronavirus COVID-19 in Budapest, Hungary, 09 December 2020. EPA/Zoltan Balogh HUNGARY OUT
epa08874920 A picture made available on 10 December 2020 shows a doctors wearing protective gear during their visit at the intensive care unit of Szent Janos Hospital treating COVID-19 patients during the pandemic of new coronavirus COVID-19 in Budapest, Hungary, 09 December 2020. EPA/Zoltan Balogh HUNGARY OUT

UDINE. In Friuli Venezia Giulia l’indice di contagio è sceso sotto l’1 (0,98) e quindi teoricamente la regione dovrebbe rimanere in zona gialla anche nella prossima settimana. Il condizionale è d’obbligo perché a preoccupare resta il tasso di occupazione delle terapie intensive che nella settimana dall’1 al 10 febbraio è addirittura aumentato, passando dal 35 al 38 per cento quando la soglia di allerta è fissata al 30 per cento.

La bozza del report compilato dai rilevatori dell’Istituto superiore di sanità (Iss) oggi al vaglio della task-force Covid regionale, non evidenzia altre criticità.

L’occupazione dei posti letto nell’area medica è addirittura scesa sotto la soglia del 40 per cento: dopo diverse settimane si attesta al 39 per cento. È diminuito pure il numero dei focolai attivi (1.140) e settimanali (349) compresi i casi con focolaio non noto (1.058). Su queste percentuali si esprimerà venerdì la Cabina di regia.

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