Corsa contro il tempo per salvare il maxi-platano di Scodovacca

Situato all’incrocio tra le provinciali 54 e 68, la pianta è in pessime condizioni di salute La Provincia ne sollecita l’abbattimento, il Comune tenta ancora di verificarne la reale tenuta
Di Elisa Michellut

CERVIGNANO. È partita la lotta contro il tempo per salvare il platano di Scodovacca, simbolo della cittadina. La Provincia lancia l’ultimatum al Comune: «Entro pochi giorni dovranno essere effettuate le verifiche, altrimenti quell’albero sarà abbattuto. È un pericolo per le case e gli automobilisti». Il vicepresidente della Provincia di Udine, Franco Mattiussi, non usa mezzi termini: il grosso platano di Scodovacca che da oltre 150 anni si trova all’incrocio tra via Fredda (provinciale 54) e via Veneto (provinciale 68), davanti all’ex pub Victoria, a suo dire, è in pessime condizioni, pertanto «l’unica soluzione possibile è l’abbattimento».

Il platano, alto 27 metri, è un pezzo di storia che rischia di scomparire. La pianta è malata, ha un fungo che ha già attaccato buona parte delle radici. L’assessore comunale Ivan Snidero, agronomo e arboricoltore, s’è preso l’impegno di farlo analizzare, affidandosi a un team di esperti, ma la Provincia sollecita. «Abbiamo certificato – spiega Mattiussi – che l’albero è in pessime condizioni. Le radici sono a dir poco in cattivo stato. L’assessore Snidero insiste per effettuare una prova di resistenza al vento per vedere come reagisce la pianta, ma siamo seriamente preoccupati perché il tempo passa. Il maltempo di questi giorni e i temporali estivi potrebbero creare seri problemi. Il platano si trova all’incrocio tra due provinciali particolarmente trafficate. Per noi, lo ribadisco, va abbattuto. Sappiamo bene che è un patrimonio per la comunità di Cervignano, ma dobbiamo salvaguardare la sicurezza dei cittadini». Mattiussi aggiunge: «A Latisana, la caduta di una pianta monumentale simile a questa, nei mesi scorsi, ha creato non pochi problemi e notevoli danni. Quello a cui dobbiamo pensare è l’incolumità di chi transita lungo le provinciali. In più, poco distante, ci sono alcune abitazioni da proteggere. Ho già invitato l’assessore Snidero ad attivarsi al più presto per effettuare le ulteriori verifiche che si è proposto di sostenere. Se ciò non avverrà, la pianta sarà abbattuta».

E Ivan Snidero risponde: «Ci siamo già attivati. Gli uffici stanno per affidare l’incarico a un esperto. Prima possibile sarà effettuata una prova di trazione controllata. In pratica simuleremo, con l’ausilio di strumenti appositi e di un software particolare, una raffica di vento, la più forte registrata nella zona negli ultimi anni, per vedere come reagisce l’albero. Ritengo che la perizia fatta sia corretta, ma manca un approfondimento strumentale. Ribadisco che questa operazione è a carico del Comune. Stiamo cercando di fare il possibile per salvare la pianta. Se la prova di trazione dovesse dimostrare che è pericolosa, ovviamente sarà abbattuta».

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